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Channel: Marco Mengoni - IlBlog
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Incontro agli Arcimboldi 1

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Incontro con Marco il 19 aprile 2012, al Teatro Arcimboldi di Milano.

Un Marco giocoso e rilassato risponde alle domande del pubblico, moderate da Andrea Laffranchi.
Quando ero piccolo non ricordo di aver avuto idoli. Le prime memorie che ho sono di quando mi è stato tolto il ciuccio: i miei mi dissero che mi era stato rubato dalle oche, forse è per questo che ora le odio.
Abbiamo fatto la data zero e per colpa della globalizzazione, anche se ti raccomandi di non mettere foto per non rovinare la sorpresa, il giorno dopo era già tutto fuori.
Il tour è venuto fuori un po' dal nulla. Da un incontro con una mia stimata collega, Elisa, sono uscite delle idee e lei e Andrea Rigonat che ha lavorato anche sul campo, mi hanno spronato a fare quello che sentivo e a tornare alle mie origini soul, con sfumature anche western. Con noi abbiamo anche due fiati. Gli arrangiamenti sono nati su skype: loro erano in America, il tastierista a Trieste e io a Ronciglione.
Con Elisa ci eravamo sentiti subito dopo X- factor, poi per diversi impegni ci siamo persi di vista. Ora, poiché nella vita si cambia, sto ritrovando contatti che non avevo potuto approfondire, quindi è nato questo rapporto con loro, soprattutto, come dicevo, con Andrea.

Gli chiedono un consiglio“ a me? Ma mi vedi?”Dato che sei così bravo a rendere originale qualunque cosa canti, ti viene naturale o hai qualche segreto?
Diciamo che nelle canzoni in inglese ti inventi le parole e il gioco è fatto! No, non ho segreti, dovresti sentirti dentro il pezzo per quello che stai vivendo in quel momento. Io cambio interpretazione ogni volta perchè mi succede sempre qualcosa di drammatico.

Hai mantenuto sia “La guerra” che “Uranio 22” in scaletta. E' casuale o ha un significato preciso?
Perchè non avevo abbastanza pezzi, ho fatto solo un album! No, le ho mantenute perchè sono due canzoni che trattano dello stesso argomento che mi tocca abbastanza.

Leggi poesie?
Mi suggeriscono “sei tu poesia..”, no in genere leggo romanzi gialli, molto leggeri. Mi è capitato di leggere la Merini perchè dovevo preparare un omaggio, ma poi è svanito nel nulla.

Hai definito il tuo percorso come “basta paillettes, ma una cornice“
No, basta paillettes no perchè io nasco con quelle! Voi non sapete che sotto sono tipo X man! Il fatto è che entrando nei teatri la mia idea era di asciugare un po' tutto il casino che c'era nel precedente spettacolo: C'erano state messe un sacco di idee, alcune anche buone, ma talmente tante che non erano neanche state approfondite, ogni tanto c'era la sensazione di un grande baraccone, rivedendolo dal di fuori c'era veramente troppo. Ritornando alle origini ho trovato una musica anche più difficile da sostenere, gli arrangiamenti sono minuziosi e avendo poco tempo è stato necessario eliminare la scenografia, perchè una cornice più semplice non dona meno al quadro ma anzi lo mette in risalto.Mi piace l'arte contemporanea. Ma odio la musica: come dico sempre, l'arte la scegli, non è una dipendenza come la musica della quale non puoi fare a meno. (cont.)


 Foto di "La nostra vita è cambiata grazie alla voce di Marco Mengoni"



Incontro agli Arcimboldi 2

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Incontro con Marco il 19 aprile 2012 agli Arcimboldi di Milano 

(segue) Dopo l'esperienza del doppiaggio, ti piacerebbe fare un musical?
Il musical in Italia è un po' sacrificato, non ha molto spazio,ne ho visti alcuni in Inghilterra e sì, mi piacerebbe farlo laggiù. Del musical mi piace l'unione delle quattro arti: canto, recitazione, ballo e perchè no pittura, per le scenografie.

Hai espresso il desiderio di voler andare all'estero. Lo vedi nel tuo futuro o resterà solo un sogno?
A chi non piacerebbe? Vorrei avvicinarmi all'estero ma dopo essermi affermato qui in Italia.

Come trascorri la notte precedente a un concerto come questo? Sei in ansia come noi fans?
No, la sera precedente non sono ansioso, comincio la mattina dopo colazione. Non sono supertizioso, tempo fa prima dei concerti ascoltavo Erykah Badu, ma poi una volta ho dimenticato l'mp3 e il concerto è andato comunque bene.

Cos'è che sul momento ti manca di più artisticamente?
Mi manca un disco, perchè si fanno le cose talmente sempre di corsa che non si ha neanche la consapevolezza del prodotto quando esce. Per questo vorrei mettermi a lavorare seriamente. Ho già del materiale.

Il tuo prossimo lavoro che strada percorrerà?
Devo partire dalla mia natura. Sono incoerente e non trovo mai un'unica strada. Ne imbocco diciotto e non ne porto una a termine,credo che i miei dischi saranno sempre così, cioè una fusione di tante cose, per cercare un equilibrio che magari non esisterà mai.

Sei un bravo cuoco? Qual è il piatto che ti riesce meglio?
Gli involtini con prosciutto e mozzarella, cacio e pepe, carbonara, tutte cose dietetiche!

Cosa hai provato quando hai sentito il forum che cantava tutto per te?
Ma abbiamo fatto davvero il forum? Non ricordo!!! Ero dietro al palco, in ginocchio, pregando forse che i proiettori proiettassero il pubblico sulle sedie, invece era la realtà. Resta difficile pensare che tutta quella gente abbia deciso di prendere un biglietto mesi prima, l'auto per arrivare ecc...

Ci sarà ancora una collaborazione con Elisa e Andrea?
Non ci sono ancora accordi. Tra noi è nato un rapporto di conoscenza e stima reciproca, vedremo nel tempo.

E' vero che farai un live con i Negramaro?
Ma guarda che non ho detto questo, la giornalista mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto e io ho risposto che sono sempre pronto.

Quando sei fuori dalle scene per un po' e ritorni sul palco, ti aspetti di trovare tutte quelle persone?
No, vedi a Castelleone che non ho preso la prima strofa di Tonight! Ero fuori completamente, mi dicevo mentalmente quello che dovevo fare e non mi sono accorto che era iniziata la canzone.

Quando è uscito Solo 2.0 hai detto che potevamo dimenticarci il Re Matto, ma c'è qualcosa a cui invece sei ancora legato e a cui non rinunci?
Non dimentico il passato, le canzoni, le persone che ho incontrato nel mio percorso, se oggi sono così è grazie a ciò che ho fatto. Ma come si fa con i computer sono necessari aggiornamenti, nuovi imput, si cambia.

Pensi che l'incontro con Elisa e Andrea possa aiutarti a prendere una dimensione internazionale ?
Sicuramente questo incontro mi ha dato modo di crescere, con l'esperienza puoi andare a bussare negli altri paesi. Ma io ho già l'ansia qui in Italia, pensa all'estero!

Il tuo cartone preferito?
Amo molto i personaggi della Marvel perchè hanno i superpoteri. Io aspirerei al superomismo, come diceva Nietzsche.

Una domanda che riguarda tutto il fanclub: a te piacciono le brutte?
Ti rispondo dicendo: chi sono le brutte e chi sono le belle?

Che tipo di pubblico ti aspetti stasera?
A quanto vedo, un pubblico molto elegante! Nella prima parte di sicuro c'è un po' di atmosfera, nella seconda mi auguro che tutti si alzino in piedi.

Hai ripetuto più volte che nel tuo lavoro c'è solo il 30% di arte, in cosa consiste?
Consiste nell'essere in sala prove, in una mansarda a scrivere o ad ascoltare musica, su un palco o sotto a vedere altri cantanti. Forse è poco di più del 30%, tutto il resto per me è noia, non mi piacciono le parti burocratiche e commerciali e lascio che se ne occupino gli altri.

Ci sarà un nuovo episodio del Comic?
Il Comic è una storia che dovrebbe avere una fine, lo spero per me e per voi.



(Foto di Liz Argenteri)

Nettare per le orecchie

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Stamani su twitter è apparso questo messaggio da parte di Pico Cibelli, A.R. di SonyMusic a seguito di una domanda riguardante il disco di Marco. Anche se la risposta da parte sua può apparire quasi scontata, ha di sicuro solleticato la curiosità e fatto battere il cuore ai fans in attesa. Per la cronaca a me luccicano gli occhi per quel "scritto da Marco...".
Non vedo l'ora di poter familiarizzare con quel quadrato di plastica, di riempirmi gli occhi con la cover e le orecchie con la nuova musica. Waiting for...




Incontro con Marco a START UP

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Marco Mengoni è uno dei rari casi in cui critica e pubblico si sono trovati d'accordo. Vincitore acclamato della terza edizione di X-Factor, conquista le vette delle calssifiche con "Dove si vola".
La sua personale impronta vocale gli regala subito uno stile inconfondibile. La conferma arriva al Sanremo del 2010 dove presenta "Credimi ancora".
Successivamente Re Matto Tour è una vera sorpresa per il pubblico: un vero spettacolo che vince il Best Italian Act agli MTV e la nomination agli europei che Mengoni si aggiudica il 19 ottobre 2010, primo artista italiano a fregiarsi di questo riconoscimento.
Nel 2011 Solo 2.0 presenta il lato intimista di Mengoni che si mette in gioco con un tour teatrale concepito insieme ad Elisa e Andrea Rigonat. Nel frattempo esce "Dall'inferno", il nuovo singolo e ancora, una serie di backstage, video e live, che confermano la sua crescita continua e la voglia di cambiamento. 
Nel 2012 la voce di Mengoni entra nel magico mondo dei cartoni animati: Marco infatti ha doppiato con grande successo uno dei protagonisti di "Lorax, il guardiano della foresta", aggiudicandosi poi il premio speciale "Voce rivelazione cartoon" al Leggio d'oro.
Marco partecipa al progetto "Io ci sono", il tributo a Giorgio Gaber, si prende una pausa di riflessione per preparare il nuovo album e viene scelto tra i partecipanti del Festival di Sanremo 2013. Durante questa pausa ha trovato il tempo di raccontarsi in esclusiva a Start Up.


Mi piace moltissimo qui, la cucina è il mio ambiente ideale.
Questo è sicuramente un momento decisivo, arriviamo dall'ultimo disco che era molto più cupo, più introverso, mentre adesso ho ritrovato un po' di pace, più serenità. Sto scrivendo in modo più positivo.
Cosa fa Marco in un giorno qualunque, quando non lavora?

In questo mestiere è molto difficile avere una routine, dei punti fissi, perchè ogni mese cambi e puoi ritrovarti a lavorare con persone e tempistiche diverse. Credo che ogni giorno sia speciale in questo lavoro, ne succedono di tutte e incontri persone durante tutto il tuo percorso che ti portano a cambiare direzione.  

Questo lavoro ha scelto te e tu hai scelto lui perchè hai deciso di cantare anche cose impegnative.
Forse è lui che ha scelto me, credo di odiare un po' la musica perchè in generale odio tutto ciò che crea dipendenza. Sono un folle per natura, prediligo la follia perchè è sinonimo di libertà. La musica non mi permette questo, chiama e noi dobbiamo solo inginocchiarci.
Forse non sono mai stato re, nonostante sia nato il 25 dicembre. Spero di poter essere sempre matto nella mia vita.

Da dove proviene la tua grande intensità vocale?
Non so, tutti mi dicono che sembro più grande, mi danno tutti trent'anni, ho la faccia vissuta, con le rughe, infatti di solito faccio il coglione così compenso.
Credo che l'intensità della voce di un cantante provenga dalle esperienze che ha fatto, dal background. Per le corde vocali ringrazio semplicemente mamma, per l'approccio alla musica tutti gli artisti che ho ascoltato dai quali cerco di prendere quello che posso e farlo mio, da Wagner, a Billie Holiday.

Passando anche per Giorgio Gaber visto che hai interpretato un suo brano..
Sì e me ne vergogno tantissimo. Ci sono dei cantautori (anche se è riduttivo definirli così) che sono artisti completi, uno di questi era il Signor G, lui è teatro, è musica, è qualsiasi cosa. Ho sempre cercato di emularlo, soprattuttto nella gestualità, adoro tutto ciò che è movimento, che per me è anche quello che indossiamo. Noi siamo tutto quello che facciamo.
Lui ha inventato il Teatro Canzone, una cosa che oggi diamo per scontata ma al tempo era un'innovazione pazzesca.

I tuoi spettacoli sono sempre costruiti con molta cura e particolarità. Che emozione provi a cantare dal vivo per la gente?
L'ambiente ideale per me è il live. Odio stare in studio, prima di tutto perchè mi piace il rischio e nel live hai una sola chance, almeno con quelle persone. E' bello mettersi in gioco. Prima di salire sul palco ho molta strizza, poi penso sempre che possa essere l'ultima volta quindi devo cercare di aggrapparmi da qualsiasi parte. Nonostante la febbre che ho spesso, devo mangiare il pubblico con qualunque strumento abbia a disposizione. Ovviamente metà del lavoro lo fanno loro, credo nelle energie, è il pubblico che ti dà la forza per affrontare un concerto, magari dopo una giornata negativa. Quando sali su un palco non sai mai quello che ti aspetta, ed è questo il bello, è una micro-vita.

Se una volta ci si poteva affermare con le radio private, adesso il Talent Show sembra l'unica via possibile?
Alla fine X-Factor è un casting di tante puntate che passa in Tv. Lo rifarei con più consapevolezza, ero piccolo e non capivo molto, ma forse è stata davvero anche questa la mia fortuna.

Questo programma si chiama Start Up, tu sei protagonista delle più grandi start up della musica italiana, se ci fossero altri Mengoni, giovani con voglia di fare musica come te, che consigli daresti?
Probabilmente non ho ancora così tanta esperienza per poter dare consigli, però quello che ho capito in quattro anni di questo mestiere è che bisogna circondarsi di persone di cui ci fidiamo ciecamente. Non importa che facciano parte di questo ambiente, ma devono avere un cuore e un'anima che coincidano con i tuoi. Poi sono vere le cose più banali, essere se stessi, lottare contro una discografia che ti permette sempre meno, perchè anche loro hanno i loro problemi.

In questo momento diciamo che è in crisi tutto il sistema. Tu, anche se la parola è brutta, sei il prodotto di un sistema nuovo
Sono il prodotto della crisi! Bello, lo uso per un testo, possiamo appuntarlo?

Oggi, nell'era di Internet c'è un'evoluzione nel mondo e nella produzione musicali, non si può più pensare a quella che è stata l'epoca del vinile, pur fondamentale, altrimenti non sarebbero esistiti i Beatles e molti altri.
Infatti l' RCA di Roma che mi raccontano non esiste più, è un peccato.
Io sono un estimatore da poco dei Beatles, non li avevo mai ascoltati. Ho iniziato a cantare tardi rispetto a molti miei colleghi, a 16 anni e prima la musica non faceva parte della mia vita. Sono partito dal Jazz e non ne sapevo niente, poi i miei primi produttori mi hanno regalato due dischi dei Beatles e io pensavo che non ce l'avrei fatta, invece credo che siano diventati il mio gruppo preferito.

Oggi è importante per un artista avere contatto diretto col pubblico: tu hai una pagina FB molto frequentata. Com'è il Mengoni Social Network?
E' affollata e la tirano avanti loro, perchè io sono un po' antico, sono rimasto all'età della pietra. Non frequento moltissimo i social, ma non lo facevo neanche prima, non avevo un profilo privato neanche quando ero un povero cameriere, barista o un "musicista di strada" . Di sicuro sono molto utili, io ogni tanto scrivo dei pensieri, ultimamente condivido molta musica. L'ultima è di un gruppo, i Citizens, di cui mi ha colpito molto il messaggio del video. La canzone parla d'amore ma si vedono coppie senza distinzioni sessuali, che si baciano e amoreggiano nelle svariate situazioni: in mezzo a una rivolta con la polizia o per strada.  Ho scaricato (legalmente) tutto il disco, è un gruppo davvero figo, come dovremmo dire noi giovani!

Cosa c'è nella tua playlist?
C'è un miscuglio di cose.  Attingo, o mi piacerebbe,  da David Bowie e Erikah Badu. Vengo dal soul, dalla parte nera della mia anima.

Quando hai partecipato al festival Gaber hai dedicato un omaggio a Amy Winehouse
Sì, non era previsto, Dalia è stata carinissima e disponibile qunado gliel'ho proposto. Ho detto che stavamo festeggiando un grandissimo artista che ci aveva lasciato e che volevo omaggiare anche lei che purtroppo ci ha regalato solo due dischi. Ero estasiato perchè avevo il biglietto per il suo concerto a Lucca, che poi è stato annullato. Poi ho avuto la brutta notizia quando ero in studio col disco appena concluso e mi ha fatto male.

Ci puoi dare qualche anticipazione sul nuovo progetto discografico?
No! La musica, per chi scrive, per chi vuole raccontare un po' di sè, va di pari passo con la vita quotidiana. Io ho passato un anno veramente (si può dire?) di merda, questo album viene dalla voglia di rinascita, dalla resurrezione. Il mood è positivo come me in questo periodo.

Comunque, essendo uno dei personaggi che ha maggior gradimento tra i giovani, ti senti responsabile per essere considerato un modello per tanti ragazzi?
Non credo che sia del tutto vero. Devo stare molto attento perchè per il fatto che amo la libertà a volte dimentico di essere un personaggio pubblico. Sì, provo un po' di responsabilità ma credo che i nostri ragazzini siano molto maturi già a undici anni per cui capiscano quale strada percorrere senza dover emulare troppo dei miti che in fondo sono persone normali. Io non sono molto equilibrato, sono un po' irregolare, ma chi non lo è?

Hai detto che hai cominciato a fare il musicista non volendo, come ti immaginavi allora a trent'anni?
In verità a 33 anni mi scade il contratto visto il giorno di nascita, dovrei rinnovarlo! Non mi immaginavo, ho fatto istituto d'arte, industrial design, dovevo entrare ad architettura e sono stato una pippa  al test di ingresso, ho scelto lingue e poi non ho frequentato perchè sono andato a X-Factor, da lì è iniziato tutto questo. Nel frattempo a 14 anni ho iniziato a lavorare al bar, ho fatto uno stage di Jazz, ho cambiato tantissimi gruppi, facevamo rock, musica standard, tipo Deep Purple o Pink Floyd.

Visto che sei un artista libero e irrequieto e come dice Gaber "Libertà è partecipazione", noi ti ringraziamo per aver partecipato.





UN GIOCO SPORCO

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Un gioco sporco (Glen Byrne,Jim Duguid,John Fortis,Giuseppe Peveri)

Guarda adesso cosa succederà,
tra muri sporchi e cani passo da lì
lana sul viso, l'aria si scalderà.

Ogni volta dico: "questa e mai più"
E' un gioco sporco, ma non so dire di no.
Devo far presto e non distrarmi mai.
E il mondo appeso ad un allarme per tre giorni, poi dormirò.
Sono soltanto dei momenti di un normale malanimo.

Nessuno mi prenderà, nessuno mai capirà
mi prendo quello che c'è.
Cosa ne sanno di me?
(Tutti quanti giù, ora tutti giù)
Nessuno scherzo perché
nessuno mi fermerà, solo un minuto e uscirò
nascosto un po' resterò.
(Devo correre, solo correre)

Sento freddo, voci a un passo da qui
cado, rallento, ma una porta non c'è,
come è strano che io possa perdere.

E il mondo appeso ad un allarme per tre giorni, poi dormirò.
Sono soltanto dei momenti di un normale malanimo.

Nessuno mi prenderà, nessuno mai capirà
mi prendo quello che c'è.
Cosa ne sanno di me?
(Tutti quanti giù, ora tutti giù)
Nessuno scherzo perché
nessuno mi fermerà, solo un minuto e uscirò
nascosto un po' resterò.
(Devo correre, solo correre)

I'llbe doing better
you can't stop me now
I'll be doing better
get me mate somehow

Nessuno mi prenderà, nessuno mai capirà
mi prendo quello che c'è.
Cosa ne sanno di me?
(Tutti quanti giù, ora tutti giù)
Nessuno scherzo perché
nessuno mi fermerà, solo un minuto e uscirò
nascosto un po' resterò.
(Devo correre, solo correre)

(video dimanu91283)

Nella rete

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Girovagando nel web ho trovato un decalogo semiserio dei VIP su Twitter ed automaticamente il mio pensiero è corso a Marco e al rapporto che ha con i social. Ma quale? Ne ha uno? Mi sembra più un "So che esisti ma provo ad ignorarti più che posso".
Lui ha sempre dichiarato di non essere portato per questi mezzi di comunicazione e, conoscendo la sua gestualità e fisicità, capisco che possa risultargli difficile esprimersi attraverso uno schermo senza la possibilità di trovarsi faccia a faccia con i suoi interlocutori. E' anche vero che in rari casi è stato compulsivo, twittando o commentando per diversi minuti, per poi sparire per settimane intere, mentre in noi sale la frustrazione aspettando un suo nuovo cenno di vita.
In fondo, però, penso che quando mi ha conquistato, ho accettato tutto di lui, caratteristiche e "difetti" compresi, che lo rendono unico e insostituibile.
E' sempre stato riservato per ciò che riguarda le sue cose e, a differenza di alcuni che non perdono occasione per descrivere e condividere qualsiasi cosa facciano,  dalla colazione, al pranzo, ai libri che leggono, a qualcosa che li incuriosisce, forse non comprende per quale motivo dovrebbe far sapere tutto quello che fa nel suo tempo a noi che lo seguiamo per la sua musica e il suo lavoro. 

Per questo spesso mi pongo interrogativi su quale sia il confine tra pubblico e privato e anche se mi rendo conto che è normale per un personaggio conosciuto suscitare interesse e curiosità in qualsiasi circostanza (del resto se la gente lo ignorasse sarebbe un sintomo negativo, mistoincartandodasolaloso! ) non amo troppo e non mi entusiasmo di fronte a video o foto che lo ritraggono in circostanze "normali" e private. 
Mi sa che non potrei fare il paparazzo e neanche la star! 





Provando le prove

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Gran fermento in "casa Mengoni " dopo che, sulla sua pagina Fb,  Marco ci ha messo al corrente che stava andando a Roma per le prime prove con l'orchestra Rai. 
Lui fischietta sereno, consapevole di quello che lo aspetta, noi lo siamo meno, perchè a parte la certezza sulle sue grandi doti e quelle degli autori delle canzoni, siamo all'oscuro di tutto. 
Io guardo e riguardo il video della prima volta in cui si è affacciato su quel palco, cercando di estraniarmi da tuttti, di tornare con la mente a quando non lo conoscevo e di immaginarmi le reazioni di chi era lì davanti. Vedo una ventata di freschezza, un uragano di passione, originalità e padronanza.
Considerando che in questi due anni ha avuto decine di esperienze che lo hanno fatto crescere ancora, vado sul sicuro. 

Osservando anche il piglio con cui ha affrontato la prima apparizione ufficiale (la foto di copertina per Sorrisi e Canzoni) da pochi fotogrammi, oso addirittura sperare che si viva questo carrozzone con la giusta leggerezza, perchè se lo conosco un pochino, potrebbe risultare pesante (per tutti, ma per lui in particolare, in base a quello che ha sempre sostenuto) il carico di interviste, orari, domande scomode, appuntamenti. sorrisi finti, frasi di circostanza, riprese, fotografie, incontri, obblighi, concentrati in un mese o poco più. Ma so per certo che i sacrifici saranno ampiamente ricompensati.
Forza Marco!!!






URANIO 22

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Uranio 22(Marco Mengoni, P.,M.,S. Calabrese, Stella Fabiani)

Voi siete l’orgoglio gli onori vi spettano 
Per sempre sarete le cose che contano 
Lontani da casa si diventa uomini 
Lo scopo del gioco è quello di vincere 
La gloria non aspetta mai 
C’è una guerra che ha bisogno di te 
La storia la scrivete voi 
Fortunato chi sarà sempre con noi 
Spara dritto a te però prima spara tu dopo chiedi chi è 
Non pensare a perdere il momento 
Spara dritto a te spara ancora che nessuno lo farebbe per te 
Mai nessuno sai lo farebbe per te 
Il vostro paese 
Vi aspetta e vi guarderà 
Medaglie di uranio 
Lo stato consegnerà 
La gloria non aspetta mai 
C’è una guerra che ha bisogno di te 
La storia la scrivete voi 
Fortunato chi sarà sempre con noi 
Spara dritto a te però prima spara tu dopo chiedi chi è 
Non pensare a perdere il momento 
Spara dritto a te e più forte spara che siamo tutti con te 
Spara tu per noi siamo tutti con te 
Spara 
Spara 
Spara tutto a te però prima spara tu dopo chiedi chi è 
Non pensare a perdere il momento 
Spara dritto a te 
e più forte spara che siamo tutti con te 
Spara tu che noi siamo tutti con te 
Io ho sparato, tu che fai?





Il guerriero sta tornando

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Un momento: non è che per un ritorno in grande stile hanno pensato di rinnovare totalmente anche il parco fans? No, perchè dal non sapere niente ora siamo passati ad un diluvio di notizie che arrivano da diverse parti, che incuriosiscono e mettono in agitazione anche chi per natura starebbe tranquillo ad aspettare. 
Ricapitolo:
Filmati e foto dal backstage per Sorrisi e Canzoni
Annuncio di Marco al TG UNO delle prime parole del ritornello de L'essenziale "Mentre il mondo cade a pezzi"
Foto su FB presa dal set del video 
Prima foto ufficiale per Sanremo
Articolo su Onstage che ufficiosamente rivela l'uscita del disco a Marzo, la produzione affidata a Michele Canova, la registrazione tra Los Angeles ( e quindi quando quest'estate se ne è andato zitto zitto oltreoceano, si presume fosse anche per questo), collaborazioni nazionali e internazionali
Presentazione del singolo che sentiremo al festival - Di Mengoni, Casalino, De Benedittis "L'ESSENZIALE". Dirige l'Orchestra il M° Fabio Gurian. Canta Marco Mengoni -

Di tutto ciò quello che mi è saltato subito all'occhio e che mi ha fatto battere il cuore, è stato notare il suo nome tra gli autori, per lui principalmente, perchè a quanto dice ama mettere l'impronta in ogni aspetto della sua musica e, avendo un mondo di idee sconfinato, sarebbe assurdo sprecarlo infilandolo in un cassetto senza dargli la possibilità di esprimerlo, poi anche perchè pare che al momento se non sai anche scrivere non vali niente o quasi, insomma è un motivo per sminuirti. Senza prendere in considerazione che qualsiasi brano lui interpreti riesce a farlo suo aldilà di chi l'ha composto.
Io nei giorni scorsi ho avuto modo di ascoltare "Stai fermo lì", il pezzo che Roberto Casalino ha scritto per Giusy Ferreri e che già avevo apprezzato e ho sentito delle buonissime vibrazioni, ora ne ho avuto la conferma leggendo anche dell'apporto di Marco, sto a posto!
Guardando la foto ufficiale invece, nonostante sia giustamente in posa, leggo che "l'anatroccolo arruffato" di qualche anno fa che teneva le mani affondate nel maglione, si sta trasformando in una splendida aquila ( i cigni francamente mi stanno un po' antipatici), fiera e combattiva. Sono orgogliosa di aver potuto assistere a questa metamorfosi, trepidato per e con lui da sempre, di avergli stretto metaforicamente le mani per cercare di infondergli coraggio, di aver guardato nel profondo dei suoi occhi scorgendo la caparbietà e la voglia di farsi valere nonostante le difficoltà.  Sembra che stia dicendo " Io sono qui e ora sono cavoli vostri!", finalmente consapevole del suo valore e di ciò che vuole ottenere. 
Ci saranno momenti in cui la stanchezza, le delusioni, i dubbi, le incertezze prevarranno, fa parte della natura umana o per lo meno di chi usa il cervello e il cuore, ma, come diceva Leonardo Da Vinci:  "Una volta che avrete imparato a volare, camminerete sulla terra guardando il cielo perché è là che siete stati ed è là che vorrete tornare", so che quest'aquila continuerà a lungo a portarmi con sè nei suoi vertiginosi voli.













Più forte del vento

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Da giorni circolano articoli che riportano i giudizi dei critici musicali dopo l'ascolto delle canzoni di Sanremo.
Ho scritto in lungo e largo che non ritengo giusto avere la loro sentenza ora, a quindici giorni dalla gara e che non mi sembra rispettoso nei confronti dei cantanti, degli autori e del pubblico che non  ha ancora avuto il piacere e quindi può solo leggere e subire senza avere una propria idea, ma poi, perchè dare voti? Una canzone non è un compito che ha delle regole giuste o sbagliate e soprattutto dopo mesi di applicazione e lavoro, può venir liquidata con una parola? 

Mi vado ripetendo come un mantra che non è importante, che i critici sono chiamati a svolgere il loro mestiere, che non è la loro opinione quella che conta ma il gradimento del pubblico, che molti di loro li conosciamo e sappiamo quanto sono prevenuti, che nei loro giudizi di sicuro ci influiscono anche altre dinamiche, che siamo solo all'inizio e non hanno ancora potuto rendersi conto di quello che Marco darà sul palco, ma sicuramente leggere nero su bianco alcune critiche negative da parte di  nomi "autorevoli" o comunque da chi in quei giorni riempirà spazi sui giornali e magari avrà un peso anche in giuria, fa male.
Ed è in questi momenti che la naturale distanza tra fan e cantante pesa come un macigno. Perchè, hai voglia a dire che è solo una minima parte della tua vita, un passatempo, una piacevole compagnia delle tue giornate, ormai aver assistito alla sua crescita significa avere un legame con lui, per cui irrazionalmente vorresti essergli vicino anche in situazioni particolari come queste, a risollevare gli animi, a scherzare, a smorzare l'eventuale delusione, a incoraggiare.
E allora ti ritrovi a cercare di captare segnali sul suo stato d'animo da foto o racconti di chi l'ha incontrato, anche se non amo studiarlo al microscopio e probabilmente non si svelerà mai in questo modo.
Poi per fortuna appare in bacheca una foto mentre studia, con lo sguardo concentrato e sereno e allora ti consoli, capisci che sta andando avanti per la sua strada a testa alta, consapevole di essere nell'arena, e che la preoccupazione era solamente tua. 

Ma io non ero quella che diceva che del Festival non me ne importava niente? Vado di tisane rilassanti o di training autogeno?



Citofonare Mengoni

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Dalla prima intervista (telefonica) del 2013 ho la conferma che Marco è consapevole di quello a cui andrà incontro a Sanremo e la stia prendendo con la giusta dose di grinta e leggerezza insieme. Sa che è come prendere una sbornia, un'overdose di sensazioni sia negative che positive, in un tempo talmente intenso e concentrato che poi non ricorderà quasi niente. 
Riascoltando "Credimi ancora" ammette con candore disarmante che era piccolo, che è cresciuto e felice per i passi avanti che bisogna fare sempre nella vita. Rispetto al ragazzino introverso, cupo, chiuso in casa davanti al pc, confessa di essere diventato una persona nuova, dal momento in cui ha preso consapevolezza della sua unicità e si è autoimposto di confrontarsi con il mondo esterno. Nonostante ciò ama ancora il buio,la luce soffusa, il silenzio, probabilmente l'atmosfera adatta a far sì che possa guardarsi, ascoltarsi, migliorarsi, cercare di trovare l'armonia perfetta tra apparenza e interiorità.
Non ha ancora avuto il tempo per decidere il look con cui si presenterà al festival ma guardando le vecchie edizioni, è orientato verso un abbigliamento un po' vintage, che comunque rispetti il mood meno aggressivo e più solare del disco in arrivo.
La collaborazione con Gianna Nannini è nata attraverso un incontro casuale, lavorando in studi vicini: lei ha sentito il suo odore (cosa che sul momento l'ha fatto preoccupare), perchè, come sostiene anche lui, la chimica tra le persone si crea attraverso l'olfatto in quanto siamo pur sempre animali.
Non ha voluto indicarci la canzone da portare avanti a Sanremo, perchè non ci sono preferenze tra figli e fondendo i titoli delle due ne è uscito "Bellenziale".
La specialità de " L'essenziale" probabilmente sta proprio nel suo approccio lineare e pulito che ha nel cantarla e nell'aver cambiato alcune parti del testo e della musica, una verà novità per lui.
Vorrebbe avere la possibilità di girare tutto il mondo ma la città dove tornare è sempre Roma.
A tratti, apparentemente buttate là tra una frase e l'altra, mostra la sua umiltà (" forse non mi sono ancora accorto che la mia voce ha qualcosa di speciale","La Nannini ha in progetto di aiutare i giovani talenti, io rientravo tra i giovani, forse non tra i talenti"), le sue insicurezze( " la frase di Bellissimo che mi rappresenta maggiormente è - dove sei, dove sei, ma dove vuoi scappare - perchè sfuggo sempre da me stesso, a momenti ho paura anche della mia ombra"),l'autoironia dissacratoria ( " Forse sì forse no, come cantava Mengoni" ), la sua immensa sensibilità altruistica 
( " Non ho animali perchè non ci sono mai e non vorrei prendere una creatura e poi lasciarla sola o a qualcuno. Preferisco stare da solo e quando sarò più in equilibrio con la mia vita prenderò un cucciolo, ma adesso non posso fargli del male." ).
Per riascoltare la puntata cliccare sulla foto 
per scaricare il Podcast della prima parte dell'intervista di Marco a Citofonare Cuccarini! L'intervista parte al minuto 9:30.
E qui la seconda parte: http://bit.ly/WAQYbk  

Voce a colori

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Tra i tanti giudizi sulle canzoni di Sanremo leggo: "Mengoni deve decidere che personalità assumere"... e chi lo dice? C'e' una legge in proposito? Tra tutti i suoi pregi c'è proprio quello di essere poliedrico, di riuscire a entrare in qualsiasi canzone e lasciarci la sua impronta, di non essere scontato.
Mi viene solo da rispondere a queste persone che amano le strade diritte senza curve e avvallamenti, che non  amano le sorprese, che viaggiano su binari prestabiliti, che pretendono di insegnargli le regole del canto e di incanalarlo in uno schema, di rivolgersi a uno dei tanti che affollano il nostro panorama musicale. Io sto con ancora con lui che è capace di spiazzarmi con l'arcobaleno nella voce e i colori dell'anima.   




Solo sette giorni

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Mi sono resa conto che il mio blog più che diffondere notizie su Marco si sta trasformando sempre di più in un contenitore di pensieri. Questo perchè ormai circolano blog e siti che riportano le stesse notizie, frasi copiate e incollate di cui il web è pieno, perciò è impossibile restare a digiuno. Purtroppo questo ha anche un lato negativo, perchè circolano allo stesso modo news buone e altre meno buone, ma credo che da ora in poi dovrò abituarmi a leggere di tutto e a dargli il giusto peso.

A questo proposito ieri sono usciti i testi di Bellissimo e L'essenziale e il titolo di quello che Marco canterà nella serata dedicata alla storia del festival, cioè "Ciao amore, ciao" di Luigi Tenco.
Prima di sbilanciarmi troppo ho bisogno di ascoltare anche la musica e tutto l'insieme, per me è fondamentale anche l'interpretazione e il mio stato d'animo al momento del primo impatto, ma le vibrazioni positive che ho avuto da tempo su "L'essenziale" sono state confermate con la lettura delle parole. In genere sono un po' diffidente nei confronti delle ballate, è difficile che non trovi le frasi un po' banali e scontate ma queste mi sono piaciute tutte, mi sembra abbia un contenuto introspettivo, semplice ma nello stesso tempo profondo. Essenziale appunto, proprio come ha dichiarato Marco.
Su "Bellissimo", la frase
"Abbracciami,vieni un po più su

Arrivo in alto e in alto ci sei tu
Rimani accanto
Non smetti mai di darmi fuoco
Mi brucerai Rimani addosso"
oltre a mostrare l'energia di Gianna Nannini mi sembra adattissima alla sensualità di Marco e il fatto che queste due canzoni siano di genere completamente opposto ma ambedue cucite addosso alla sua personalità, mi fa credere che finalmente possa manifestare al mondo intero quello di cui è capace. In fondo lo sanno già: quando gli contestano la provenienza da un talent come un peccato mortale omettono di dire che è in quella situazione che ha dato prova di saper interpretare ogni stile con maestria, apparendo assolutamente credibile ogni volta.
Come poi ho scritto anche in precedenza, ciò che amo in Marco è il suo essere imprevedibile, il mettersi in gioco sempre, non accontentarsi mai. La scelta del pezzo di Luigi Tenco, che sia stata pilotata dal direttore artistico (nel qual caso dimostrerebbe la stima nei suoi confronti) o una sua decisione, è certamente un azzardo, non tanto per la sua capacità interpretativa di cui sono sicura, perchè tutti noi conosciamo benissimo quanto sappia calarsi nei brani un po' datati rivestendoli di nuove suggestioni, ma per il carico di ricordi che porta con sè. Ed è di poche ore fa il tweet di Fabio Fazio in cui dichiara di essersi emozionato assistendo alle prove, segno evidente che Marco c'è anche stavolta, con la sua professionalità ed essenza. 
E io che speravo di disamorarmi un po'! Niente da fare, riesce ancora a catturarmi e convincermi!



Grazie staff

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Gran fermento in questi giorni in bacheca, sarà una settimana molto lunga!!! 
Certo è che anche lo staff è molto attivo e ci stuzzica di continuo con post e domande.  
Ieri è stato pubblicato un video della RAI con un piccolo intervento di Marco durante una pausa dalle prove, oggi invece quello del regista Duccio Forzano che ci porta nel backstage del festival ma, udite udite anzi, osservate, al minuto 1 c'è un intruso specialissimo! 

(Cliccare sulle foto per andare ai filmati di Rai.it)





Poi è apparso un video che invita a iscriversi a Google+ con un Marco che gioca. Noi siamo tutti in ansia e lui si diverte!
Non riesco ad esprimere in parole quanto mi dia gioia vederlo così contento e sereno. Come al solito riesce a farmi ridere e piangere contemporaneamente, altro che nero e poi bianco e lupo e rondine!  Due stati d'animo opposti nello stesso momento sono solo da me!









 (dalla Pagina ufficiale di Marco Mengoni)

Non sono mai andato via

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 "Questo post è per te, no no spostati, non per te che lo segui da sempre, che sai tutti i suoi spostamenti , tutti i suoi “post”, mi rivolgo a te, a te che entri qui ora per sapere chi è Mengoni, chi sarà mai questo Mengoni che quest’anno partecipa a Sanremo. Ti ricordi di un certo Marco che aveva vinto X-factor e ti pare avesse pure partecipato al Sanremo successivo…poi più nulla? Ecco sì, ricordavi bene, è proprio il Marco che ha avuto la fortuna di vincere X-factor (checchè se ne dica è stata una fortuna ) e che ha venduto molto con il suo primo CD RE MATTO. Ora ricordi? La canzone di Sanremo era Credimi ancora. Ha ricevuto giudizi a dir poco lusinghieri dai più grandi della musica italiana (da Mina a Celentano, Elisa, Baglioni, Dalla, Ron ecc..) . Da quel momento non si è più fermato, credimi, ha lavorato incessantemente, ha dato se stesso in un lunghissimo e seguitissimo tour dopo il quale si è chiuso in studio per un nuovo e strabiliante lavoro : il CD “SOLO”. Come dici? Non ne sai nulla? Lo so, forse non è stato capito, forse non ha avuto promozione sufficiente o forse semplicemente non è piaciuto, ma per noi che lo seguiamo da sempre è stato un passaggio fondamentale e obbligatorio del percorso musicale di Marco nel quale troviamo canzoni ben fatte sia come musica che come contenuti, forse troppo? A questo CD sono seguite, oltre a collaborazioni importanti, alcune date nei palazzetti, dove riempiendo il forum di Assago, il nostro ragazzo, si è, forse, reso conto di avere uno zoccolo duro di amanti della sua musica che lo avrebbero seguito ovunque, ma nello stesso tempo, credo si sia reso conto cosa davvero piacesse a lui e ha corretto il tiro, regalandoci un intimo e indimenticabile tour teatrale, dove si è messo a nudo, dove tutte le emozioni erano a portata di sguardo e di cuore. Tour teatrale che ha fatto buoni risultati permettendogli di crescere e noi con lui. Ha scelto un profilo basso, forse per scrollarsi di dosso l’etichetta dei talent, ha semplicemente continuato a fare musica, cercando di evitare che fosse la musica a togliergli la libertà, ma scegliendo di essere libero grazie alla musica. Non è super-sponsorizzato e spintonato e mega-esposto come altri artisti che anche quest’anno partecipano a Sanremo, quindi siamo noi e le nostre emozioni che possiamo promuoverlo, anche se a volte mi chiedo cosa ne pensi lui dei nostri poco ortodossi metodi." (Laura Santini)

Questo post di Laura Santini, apparso qualche giorno fa sull'official, probabilmente interpreta i pensieri di tutti noi fans da sempre. Girovagando nei social leggo spesso di persone che si domandano dove sia finito Marco, perchè non si senta più e questo, visto che lui in effetti non si è mai fermato, mi fa paura: siamo così ridotti che se non appari un giorno sì e l'altro pure in TV o sui giornali, è come se non esistessi?
I dischi non si realizzano con lo stampo, è necessario tempo e lavoro, a meno che non ci si limiti ad entare in studio di registrazione a cantare quello che ci è stato consegnato da altri. Allora sì, forse è possibile uscire ogni sei mesi con una novità, ma la qualità e la professionalità dove le collochiamo in questo quadro? Per nostra fortuna e di chi apprezza la musica non solamente come un contenitore di suoni, Marco non si accontenta di ciò e prende parte attivamente a tutta la fase creativa e le sue brevi ma efficaci parole lo dimostrano: " Dicono che sono tornato, in realtà non sono mai andato via. Ricerca musicale e scrittura richiedono tanto impegno e tempo. Questo tempo, a volte imprevedibile, spesso frenetico, di sicuro vissuto, io l'ho messo qui." (Marco Mengoni da Grazia del 7 febbraio)




(Foto estratta dalla pagina ufficiale di Marco Mengoni)

Marco in videochat Sorrisi e Canzoni

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Dalla Video Chat di Sorrisi e Canzoni Marco risponde, spesso giocando, alle domande dei fans sul nuovo disco e le esibizioni a Sanremo.
Sta accumulando adrenalina che riverserà tutta sul palco domani sera ( si esibirà per primo); per quanto riguarda l'abbigliamento che come dice rappresenta anche quello che canta ed avendo due canzoni completamente diverse l'una dall'altra, scherzando e alla fine non rivelando niente come è solito fare, dice che farà come Brachetti il trasformista:  indosserà un vestito di cartone sopra l'altro, oppure cercherà un modo per adeguarsi a entrambi o ancora metterà qualcosa che non ha niente a che fare con nessuno dei due. Comunque le due canzoni lo rappresentano in pieno perchè è così, essenziale in tutti i suoi aspetti e bellissimo. In realtà avrebbero dovuto intitolarsi "L'eccentrico" e "Bruttissimo". Non ha preferenze tra le due anzi, sperando di farle proseguire entrambe scherza che si è già messo d'accordo per far sì che accada. 
Apprezza la scenografia del festival, soprattutto per il contrasto che si crea tra l'arazzo del fondale e altri elementi moderni.
Ha scelto di cantare "Ciao amore, ciao" da solo perchè secondo lui è un brano che ha bisogno di intimità e in duetto avrebbe rischiato di risultare dispersivo. Nonostante lo tema per una forma di rispetto, presta volentieri la voce a questo grande cantautore.
E' contento di gareggiare con Chiara, almeno - dice - non sarà il solo ad essere attaccato come uscito dal talent. Si sono incontrati spesso ed è una pazza.
Il festival di Sanremo non è assolutamente un punto di arrivo, ma solo l'inizio, un passaggio.
Il prossimo tour inizierà a maggio e avrà tappe anche al sud. Se riuscirà a prepararsi bene gli piacerebbe suonare il pianoforte anche in tour, altrimenti lo conserverà come una bella esperienza da sfruttare solamente in studio.
Per scrivere canzoni si ispira alla vita quotidiana, a volte basta un gesto o una storia vera raccontata da un amico visto che è un po' il "confessore" di tutti, nel disco ci saranno brani interamente suoi che raccontano anche queste storie. E' stato creato tra Milano e Los Angeles tramite Skype e la data di uscita in marzo è una scelta. 
Avrebbe piacere di rappresentare l'Italia all'Eurosong ma non sa se è ancora pronto per farlo, comunque c'è la voglia di aprirsi anche all'estero. 







Sul tetto del mondo

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Confesso che ho avuto bisogno di qualche giorno per arrendermi all'iniziativa lanciata dal sito ufficiale "Colorati per Marco a Sanremo": sul momento sono rimasta abbastanza perplessa sia sulla riuscita dell'operazione e il timore che sconfinasse in qualcosa di eccessivo, sia perchè in fondo mi sono sentita un po' esclusa.  Ho compreso però che, giustamente, è dedicata ai giovanissimi fans di Marco che costituiscono la maggioranza, oltre al fatto che anche lui ha solo 24 anni, che loro possono effettivamente portare quell'allegria e leggerezza che traspare dal nuovo mood del disco e che, se vogliamo, siamo noi più adulti a rappresentare la parte "anomala" vivendo questa passione con lo stesso loro entusiasmo. Se poi sono anche un po' contraria a questo genere di manifestazioni è perchè in me abita anche la parte più cupa, quella che rimane nell'ombra, che tende a passare inosservata, che detesta essere al centro dell'attenzione e di conseguenza certi spettacoli chiassosi. Del resto non ho mai nascosto la mia idiosincrasia verso gli showcase e la sovraesposizione a cui sono sottoposti i personaggi dello spettacolo per promuovere il loro lavoro. Mi conosco e so che dovrò cercare di passare indenne questo periodo, sopportando la promozione selvaggia fino al momento in cui potrò finalmente godermelo dal vivo sopra un palco.

Rimangono poche ore prima del gran delirio e quindi il tempo per qualche riflessione intima, ammesso che lo staff ce ne dia la possibilità! Da qualche settimana ci stanno letteralmente bombardando di notizie, foto, messaggi e dopo tanto silenzio sembra quasi un miracolo! Diciamo pure che ho pregato per mesi, forse anche in aramaico,   perchè quella pagina potesse avere una veste più professionale, adatta al padrone di casa. Ma ecco ancora lei, sì, la "rompi" o come la si voglia chiamare, la parte tormentata che mi sussurra perfidamente che Marco, che già prima frequentava raramente i suoi profili, ora potrebbe tenersene ancora più distante. E' vero che, anche se non ho mai avuto la certezza che li ricevesse e leggesse anzi, semmai il contrario, ogni tanto mi balenava l'idea di mandargli un brano da ascoltare o un messaggio su twitter, mentre ora mi si è spento l'entusiasmo. In fin dei conti sapevo che, passasse o meno da lì, era l'unico gestore del suo account, ora invece lo sento più impersonale, non capisco più a chi mi sto rivolgendo. Eppure anche in questa vigilia vorrei tanto essere capace di scrivergli qualcosa per incoraggiarlo e sapere quali pensieri gli possano  passare per la testa.
Mi sento come una mamma che, lasciando che un figlio muova i primi passi da solo, prova un grande orgoglio ma anche un po' di amarezza al pensiero che non gli servirà più la sua mano; ho desiderato fortemente che salisse sul tetto del mondo, consapevole di dover scacciare quel pizzico di possessività  e di dover dividerlo con tutti e ora il suo destino di diventare sempre più grande si sta compiendo.

"Mentre il mondo cade a pezzi", Marco sta componendo un bellissimo futuro fatto di suoni, colori e conquiste personali e io sarò ancora lì a farmi accarezzare e travolgere dalla sua voce magnifica.

 
(foto da pagina ufficiale di Marco Mengoni)




Bellissimo sarà ricominciare da qui

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"BELLO SARA' SENTIRE IL CUORE CASSA IN QUATTRO CHE ESCE DAL PETTO...
BELLO SARA' SCENDERE IL "PRIMO" O L'ULTIMO GRADINO
O FORSE SOLO UNO,
VESTITO COME PRIMA CANZONE DECLAMA...
BELLO SARA' SAPERVI DAVANTI AL TELEVISORE PER EMOZIONARCI INSIEME...
BELLISSIMO SARA' RICOMINCIARE DA QUI.
A FRA POCO 50%..." 
M.M.




 Sei lo stupore che non si può spiegare.



VEVO chat

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Marco risponde su Twitter alle domande dei fans  

Quando inizierai un nuovo tour ?
A Maggio

Ciao come ti senti a essere gia' primo nella classifica comunque provvisoria?  
Sento che i miei fan sono un esercito che quando viene chiamato risponde sempre col massimo entusiasmo..grazie!

Come ci si sente a essere su un nuovo palco così importante come quello di #sanremo2013
La prima sera ti senti come con una sciarpa stretta intorno al collo, la seconda sera libertà assoluta!

Cos'è per te l'essenziale?
Ci sono diverse interpretazioni, una delle mie siete voi! :-)

La frase che più ti rappresenta del brano "l'essenziale"? Ti ci rispecchi tanto in questo brano?
"tornerò alle origini" perchè mi piace guardarmi indietro e vedere tutto quello che mi ha fatto diventare quello di oggi

Se tu fossi nato in un'altra epoca, in quale periodo ti sarebbe piaciuto vivere? E nel corpo di quale personaggio?
Negli anni '70... Jimi Hendrix per suonare meravigliosamente la sua chitarra

Da cosa hai avuto l'ispirazione per scrivere l'essenziale? Grazie in anticipo :)
Da tutto quello che è successo in questo anno molto travagliato ma intenso

Quanto ti mancano i tuoi fan?
Non mi mancate mai, siete sempre vicini!

Com'è nata l'idea del video de L'essenziale?
E' nata parlando con il regista del video, Giuseppe la Spada

In cosa ti senti cresciuto rispetto alla tua prima partecipazione a Sanremo?
Mi sento cresciuto in tutto... soprattutto i capelli :-)

Sei felice del rapporto che hai con noi fan?siamo fierissimi di te,sappilo. 
Sì sono felicissimo, siete abbastanza molto fuori di testa e questo ci piace!!!

Ciao Marco, perchè per stasera hai scelto proprio Luigi Tenco? Rappresenta qualcosa per te ?
Rappresenta per tutti il cantautorato italiano, per me rappresenta la libertà che non gli è stata data

Ieri sera appena ti sei visto primo in classifica provvisoria,cosa hai provato?
Ho provato tanta soddifazione per il mio team e per l'esercito che ancora mi sostiene

Qual è la scena più significata per te nel videoclip di ''L'essenziale'' e perché?
Quasi alla fine riemergere dall'acqua e quindi ritrovare l'ossigeno

Hai l'opportunitá di fare un duetto con un artista internazionale. Chi sceglieresti? 
Selah Sue

Gianna ha scritto prima la canzone e poi ha pensato a te o ti ha presentato l'idea e tu hai accettato?
Prima mi ha conosciuto e poi ha scritto il pezzo

E' stato difficile mantere il fiato sott'acqua e cantare contemporaneamente? 
E' stato difficile ma molto interessante!

Hai incontrato ieri Antony Hegarty nel backstage? Cosa ne pensi della sua esibizione?
Purtoppo non l'ho incontrato, ma penso che sia un genio!

C'è una connesione logica tra il video de "L'essenziale" e quello di "Dall'inferno"?
No logica no, fisica per la presenza dell'acquaNel dirvi ancora grazie me ne vado a dormire, spero di ritrovarvi nei miei sogni! Ciao belli !




L'essenziale è tutto qui.

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