November 2, 2013, 9:26 am
Eccomi di nuovo qui, 8 maggio- 22 ottobre, prima e ultima data di un tour che sembrava essere interminabile.L'atmosfera in teatro è calda, densa di attesa che sente già quasi il rimpianto. Vorremmo poter sospendere il tempo per godere il più possibile queste ultime due ore e mezzo che ci separeranno da ciò che abbiamo vissuto in tutti questi mesi. Si sente " Con teeee ero immmobileee " e veniamo subito coinvolti, cantiamo quasi sempre con lui, l'agitazione è palpabile, Marco è carico, dice che come tutte le cose belle anche questa sta per finire ma che è già pronto a partire con un nuovo progetto e spesso trattiene l'emozione. Io non credevo che con la stanchezza accumulata potesse ancora cantare in questo modo, è una bomba, non si ferma un attimo, un mix esplosivo di sensualità, dolcezza e energia. Già "Dalla valle dei re" ci riversiamo sotto il palco anche se la sicurezza prova a mandarci indietro. Si alternano continuamente momenti intensi ad altri divertenti, anche i musicisti e gli addetti al palco sono allegri e inscenano la figura del bodyguard del Forum di Assago ampiamente descritta nel corso del tour da Marco, presentandosi su un baule con le ruote, muniti di elmetti. Vediamo anche Nico con la maschera di Marco fare capolino sul palco e scopriamo che i musicisti gli parlano nelle cuffie suggerendogli cose inenarrabili provocando la sua reazione divertita. Marco ha spesso gli occhi lucidi e quando, in una piccola pausa durante "In un giorno qualunque", si leva una voce che con poche parole esprime quello che tutti noi vogliamo dirgli: "Ti vogliamo bene, Marco!", la sua voce si spezza ma non nasconde le lacrime perchè in fondo sa che sono segno di una forte emozione che è poi quella di tutti e che si ripresenta poco dopo, quando durante la presentazione di "L'essenziale" e in un silenzio surreale la platea diventa un mare di cartoncini con su scritto "Ciao amore ciao" . Dopo la canzone a noi dedicata e diventata il nostro inno si inginocchia guardandoci, ringraziandoci per tutti questi anni e urlando tra le lacrime che gli mancheremo un sacco.Dopo "Una parola" il gruppo si ripresenta sul palco ballando e saltellando con indosso la scatola di cartone del video di "Non passerai" e poi scendono tutti a guardare tutte le foto panoramiche che Marco ci ha scattato durante le date che vengono proiettate su un telone mentre in sottofondo scorre "L'essenziale" che cantiamo ancora una volta tutti insieme abbracciati e in preda a una fortissima emozione.Infine Marco si siede con le gambe penzoloni sul bordo del palco e ci osserva uno a uno come a voler assorbire tutto l'amore che ha intorno per tenerlo con sè nei giorni a venire.La sua figura che riappare dalle pieghe del sipario, con le braccia lungo i fianchi e uno sguardo che rivela già nostalgia, è l'ultima immagine che ho di lui e di questo meraviglioso tratto di strada percorso insieme.
(Foto di Francesca Effeci, Grazia Cetri, Annalisa Canducci, Liz Argenteri)
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November 5, 2013, 8:25 am
La mia penultima data del tour, il 19 ottobre a Firenze, è iniziata in un clima rilassante, ormai mi sembrava di essere a casa, un tutt'uno con il teatro, il pubblico e il palco.Marco esce alle 21 chiamato a gran voce e già dall'intro di "Pronto a correre" sussurra i suoi ringraziamenti a Firenze, poi parte immediatamente con energia nonostante la stanchezza che gli si legge negli occhi e che confessa poco dopo aggiungendo che si sente in dovere di dare tutto quello che può per ringraziarci perchè acquistiamo il biglietto e i suoi dischi, ascoltiamo le sue canzoni e le sue parole e lo sosteniamo ormai dal 2009. Strepitose "Dall'inferno", " Tonight", " Spari nel deserto", "I got the fear", mentre fa il monologo si avvicinano due bambini che gli portano un cartellone e lui dice di riconoscerne uno di cui aveva visto la foto su FB nel pomeriggio. Da lì inizia una vera e propria processione che lo costringe a mettersi divertito in fondo al palco per poter terminare il discorso, ma l'interazione con il pubblico continuerà per tutto il tempo infatti ci qualificherà ridendo come indisciplinati. e comunque i suoi monologhi sono sempre esilaranti nonostante li abbia sentiti più volte, è un comico nato, ma credo che la sua maggior forza sia l'autoironia.Nonostante non ami molto le sorprese ripetute, mi ha fatto tenerezza notare con quanto entusiasmo e impegno sia stata organizzata questa, che prevedeva un mare di cuori rossi inondare la platea sulle note di "Un'altra botta", prontamente filmata da Marta.Durante l'abbraccio si impegna per comprendere tutti, anche quelli lassù in cima, nell'ultimo ordine, mentre nei ringraziamenti al suo team precisa che Marta è solo sua, nel suo modo particolare di lanciare messaggi ermetici (mi farà ridere per tutta la vita).Mentre canta "L'essenziale", con noi tutti stretti intorno a cercare di trasmettergli il nostro amore nell'unico modo che abbiamo, ci urla tra le lacrime che gli saremmo mancati un sacco mandandoci in delirio.Nonostante il magone provocato da queste parole io sono uscita comunque col sorriso, appagata per aver visto il bel cuore di Marco lì su quel palco e in attesa dell'ultima data.
(Foto di Francesca Lorenzoni e Sara Turri, video di Francesca Effeci)
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November 7, 2013, 2:52 pm
Inizio ad elettrizzarmi fin dall'attesa, quando in sala si diffonde "Spari nel deserto" in versione strumentale seguite da tutte le tracce di #Prontoacorrere, perchè ho un debole per quel brano e vorrei proprio conoscere le variazioni apportate da Marco.Finalmente si spengono le luci e la scritta "Da un'idea di Marco Mengoni" mi suggerisce all'istante che ne verrò rapita totalmente e così sarà anche perchè, nonostante le sale in collegamento siano 182 e sorprendente realizzare che siamo in tantissimi a condividere con lui questo momento, quando Marco parla ho come l'impressione che lo stia facendo intimamente come se si trovasse faccia a faccia con ognuno di noi.Il viaggio è a ritroso, partendo dai primi passi incerti su ciò che sarebbe stato sul palco dell'Ariston, fino al live ripreso nel Teatro Greco di Taormina, ricco di storia e dove, secondo la narrazione, gli Eroi suggellavano e festeggiavano le loro vittorie con spettacoli pubblici. Ma Marco non ci sta ad essere definito un eroe e dimostra la misura della sua modestia raccontandosi con occhi limpidi e il volto sereno di chi, nonostante la riservatezza innata, condivide ogni attimo vissuto di questo anno faticoso ma denso di soddisfazioni.Le parti del concerto si intervallano con le affermazioni di stima dei musicisti, di Marta, scene di vita quotidiana con ritagli di attimi di relax inseriti forse per ridimensionare l'immagine del mito e frammenti dell'entusiasmo dei fan. A rafforzare l'idea che tra noi esiste un'alchimia che ci lega costantemente, viene dedicato molto spazio al suo "esercito", inserendolo addirittura nei titoli di testa e di coda insieme al suo nome. Anche durante la chat ribadisce questo concetto, ringraziando il suo team che ha permesso a lui e a noi di vivere tutto questo, quasi fossimo una cosa sola e aggiunge che constatare di avere anche persone più adulte che hanno già sentito tanta musica e che traggono piacere nell'ascoltarlo, è un ulteriore premio e motivo di orgoglio.In particolare mi colpiscono le parole di Andrea Pollione, tastierista, che descrive Marco come un istintivo, che rende stimolante suonare con lui perchè ogni sera riesce ad aggiungere sfumature e intenzioni diverse ai brani che interpreta creando uno spettacolo sempre nuovo, e quelle di Marta che, confermando i miei pensieri, spiega che Marco non è cambiato affatto, che è semplicemente cresciuto (in modo esponenziale aggiungerei) e sceglie consapevolmente ciò che vuole fare, che è senza filtri e sempre se stesso in ogni circostanza. Dopo 4 anni di "frequentazione" Marco riesce ancora a spiazzarmi, facendomi riflettere sulle sue parole: confessa che nelle prime date del tour spesso chiudeva gli occhi per paura ma le sorprese che i fan preparavano ogni volta su canzoni diverse, lo spingevano a riaprirli e quindi a non chiudersi nel suo mondo; che notare nelle prime file più o meno sempre le stesse persone lo obbligava a non ripetere le identiche parole durante i monologhi ma che immancabilmnete si incartava rendendo tutto più divertente ( ci sei riuscito Mengoni, dovremmo raccogliere tutti gli intermezzi parlati in un DVD e riguardarli nei momenti di malinconia); che "L'essenziale" ha rappresentato il punto di rottura tra il vecchio e il nuovo Marco e scoprire che la sua evoluzione artistica era stata approvata con entusiasmo anche da chi lo conosce da sempre è stato un segnale fondamentale; che essenziale è avere un pubblico davanti che lo guarda con due occhi "così"; che gli piace usare la parola "bellissimo", anche se è semplice, per definire qualcosa perchè la bellezza non è mai banale (ecco la mia intenzione quando dicharo che la sua anima è bella, sono felice di sapere che ha il mio stesso concetto di questo vocabolo); che questo tour e questo anno sono stati essenziali e non pensa di essere cambiato o di essersi montato la testa ma di aver capito ciò che vuole e di aver imparato a giocare con serietà e a essere serio giocando.Provo una profonda stima per questo giovane uomo ben presente a se stesso, deciso e consapevole di ciò che desidera, con la sicurezza di voler andare avanti lungo questa strada mettendosi sempre in gioco in un ambiente ostico come quello dello spettacolo, che si è impegnato moltissimo a migliorare se stesso giorno dopo giorno, che non si siede sugli allori ma è pronto a lavorare e a condividere i suoi successi senza autocelebrarsi.I suoi occhi spesso lucidi e puliti esprimono più di mille parole, è impossibile non restare incantati di fronte alla purezza della sua anima messa a nudo e io esco dal cinema con gli occhi e il cuore pieni della sua "bellezza", fiera di aver avuto la capacità di notarla fin da subito e grata verso chi ha deciso un giorno di darmi l'opportunità di vivere sotto il suo stesso cielo.
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November 9, 2013, 12:33 pm
Che poi ogni tanto ti assale il dubbio che la tua mente affetta da fanatismo possa farti distorcere il senso delle cose, che tu possa esaltare, enfatizzare, esagerare ciò che senti. Ma ascolti parlare un musicista, un nuovo membro della band, che non è legato a Marco da altro che non sia rapporto lavorativo, che racconta di quanto sia stimolante suonare per lui, di quanto si diverta su quel palco per il suo eclettismo e allora ti rendi conto che no, non sei una sognatrice, che il senso di vertigine che provi sentendolo cantare è frutto della potenza di quelle benedette corde vocali e che non puoi fare altro che amare la Signora Musica che lo ha scelto come intermediario.
(Foto di Sara Ciommei)
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November 11, 2013, 7:45 am
Marco si racconta in un'intervista per Sky dal palco del Teatro Arcimboldi presentando il suo cofanetto #PRONTOACORREREILVIAGGIO:
Sono nato a Ronciglione, un paesino di 8000 abitanti. Verso i 15 anni mi sono avvicinato alla musica entrando a far parte di un gruppo formato da ragazzi del mio paese. Suonavamo musica rock standard: Deep Purple, Pink Floyd.L'odio che mi unisce a donna musica è difficile da spiegare: la odio come odio tutte le dipendenze perchè sono suo schiavo, non posso fare a meno di seguire ad un accordo, quando chiama, io devo essere lì.La prima canzone che mi ha emozionato e che ricordo con gioia è "La luce dell'est" di Lucio Battisti, mi ha veramente colpito e da lì è avvenuto un cambiamento, è nata la voglia di scrivere qualcosa di mio, mentre quella che ho cantato accompagnato al pianoforte è stata "I say a little prayer" di Aretha Franklin: quando ho cominciato il mio stage di jazz ero mortificato perchè non sapevo niente di quel mondo ma ebbi il piacere di riconoscere quella canzone da uno spartito, perchè mia madre ascoltava quell'artista, per cui la ricordo con particolare piacere.
Avevo già fatto alcune cose e le avevo portate alle case discografiche. Nella parte iniziale del mio pezzo "Come ti senti" abbiamo riportato frasi da ritagli di giornale o che mi sono sentito dire direttamente. Addirittura un discografico disse che cantavo troppo bene e ci rimasi malissimo ma ho continuato imperterrito a cercare una mia strada.Sicuramente non ho mai cercato la fama perchè sono una persona molto timida e ho ancora grandi contrasti con questo mondo.Nel 2009 a X-Factor, mentre tutti gli altri hanno fatto quattro provini, io ho dovuto farne cinque perchè neanche loro erano sicuri di me. Poi è iniziata l'avventura e devo dire che è andata molto bene. Ringrazio e sono stato molto contento di essere nella squadra di Marco, con cui mi sono scontrato più volte, abbiamo avuto spesso brusche discussioni ma sempre sulla musica e per me questo è importantissimo.Per quanto riguarda i talent non voglio parlare di scorciatoia, è vero che, per mia esperienza personale, la TV ti sovraespone ma questa è un'arma a doppio taglio, è comunque sempre un'arma con una lama d'oro. Ai ragazzi che si avvicinano al talent posso dire che è vero che uno su mille ce la fa ma comunque di provarci pur rimanendo sempre con i piedi per terra. Io ci sono arrivato a diciannove anni ma sono contento di aver fatto molte cose anche prima altrimenti credo che mi sarei mangiato da solo.L'unico che può rendere merito ad un artista è il pubblico.Sono una persona come tante altre, con pregi e difetti, sicuramente con una passione molto forte che metto in tutto quello che faccio, sia nei rapporti d'amicizia, d'amore e di lavoro. Non so molto ma ho tanta voglia di scoprire e di provare più cose possibili. Ricerco sicuramente la libertà.Quando non canto è come se mi riprendessi la mia vita un po' solitaria. Mi piace leggere, andare al cinema e al teato, cucinare e ho una vera passione per la moto, appena ho dei giorni liberi la cavalco e cerco di scappare.Marco Mengoni persona non ha sicuramente un buon rapporto con i social, per quanto riguarda invece la parte uomo che vive ai giorni d'oggi e musicista, credo che i social siano una figata pazzesca, Connettermi o comunque condividere qualcosa con il resto del mondo è molto facile. Nelle mie pagine ufficiali io ci sono ma ci sono molto i miei fan che non si moderano, sono una potenza incredibile. Sul web fanno cose che spesso mi lasciano allibito, sono veramente una forza.Il live è la parte più interessante e bella del mio mestiere. Il contatto diretto con le persone, l'energia che si sprigiona da un pubblico è una cosa che ovviamente non si può sentire in uno studio, dove la parte creativa è bella ma il live è altro.Inizi una data, magari senza voce, senza voglia, pensi di non farcela invece sali sul palco e cambia tutto, decidono loro e di sicuro si uniscono con la signora musica che entra dentro e fa quel che vuole di te.Il disco "#PRONTOACORRERE è stato sofferto perchè venivo da un momento particolare della mia picola carriera. Avevo abbandonato tutto quello che avevo prima: la mia vecchia produzione, il mangement, quindi tutte le persone che mi seguivano, e ho rivoluzionato tutto il mio team: E' stato come ricominciare quindi avevamo sì molta voglia ma eravamo anche timorosi. Sapevamo che molte cose dovevano cambiare perchè stavo cambiando io come persona, quindi il nuovo progetto doveva collimare con i cambiamenti della mia vita, con quello che io stavo cambiando e ricercando. Molte volte scrivo o canto esagerando perchè ho paura di non piacere, quindi strafaccio. Aver capito questo è stato difficile ma ringrazio perchè da solo non lo avrei mai fatto, perchè guardandoti allo specchio vedi i tuoi limiti ma ti abitui ad essi.Abbiamo iniziato il disco mentre stavano cambiando molte cose di Marco Mengoni. Stavamo asciugando gli orpelli, andando sempre più verso l'essenzialità: all'inizio "L'essenziale" non era neanche inclusa nel disco, ero titubante verso questo pezzo perchè mi sembrava andasse troppo in quella direzione, perciò continuo a ribadire che non capisco niente di cosa possa funzionare e arrivare alle persone.Devo solo fare. Questo progetto si chiude con uno più grande che racchiude tutte le fotografie di questo anno e per fotografie intendo i live e qualsiasi cosa abbiamo fatto, il viaggio è pieno di cose, il DVD, il live, il disco e moltissime foto.Il video clip al quale sono più legato è "Non passerai", è molto semplice, quasi banale, il personaggio è uno scatolone con varie espressioni facciali, che va in giro nella bellissima Parigi, immortalando dei momenti, degli stati d'animo. E' un collezionista di sensazioni, di emozioni.Essere in classifica negli altri paesi mi ha fatto un certo effetto.Un pezzetto di una canzone che mi viene in mente, proviene dalla mia esperienza nel jazz e mi mette allegria. Lullaby of Birdland (Ella Fitzgerald)
(cliccare sulla foto per vedere un estratto dell'intervista)
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November 15, 2013, 6:17 am
E' uscito #Prontoacorrere-Il viaggio, un triplo cofanetto prodotto da Sony Music Entertainment Italy, che racconta l'anno straordinario vissuto da Marco. E' disponibile nei negozi e in download digitale scaricabile qui:
Contiene l'album #Prontoacorrere in versione live, il cd integrale uscito il 19 marzo scorso arricchito da due bonus track (Put light on e My Magnetic heart) e il dvd con il backstage e un estratto del concerto tenuto al Teatro Antico di Taormina, per la regia di Christian Biondani.
Marco in questi giorni è impegnato ad incontrare i fan e a firmare le loro copie acquistate presso:
Lunedi 11 novembre - ore 16 - Feltrinelli - Piazza Piemonte, MilanoMartedì 12 novembre - ore 17 - Fnac Torino Centro, Torino
Mercoledi 13 novembre - ore 17 - Fnac, Verona
Venerdi 16 novembre - ore 16 - Casa del disco, Varese
Sabato 17 novembre - ore 15 - Mondadori, Bologna
Martedi 19 novembre - ore 16 - Feltrinelli via De' Cerretani, Firenze
Mercoledi 20 novembre - ore 17.30 - Discoteca laziale, Roma
Venerdi 22 novembre - ore 16 - Feltrinelli, Pescara
Lunedi 25 novembre - ore 17.30 - La Feltrinelli Express, Napoli
Martedi 26 novembre - ore 16 - Feltrinelli Via Villa Canciani, Udine
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November 22, 2013, 10:06 am
Non avevo aspettative particolari anzi, probabilmente a causa di tutto quello che penso di questi eventi (l'artista mi sembra esposto in vetrina come un oggetto, capisco che sia necessario per la promozione di un prodotto nuovo ma è un aspetto che esula dal mestiere di cantare e di creare musica ,quella parte commerciale che io considero fastidiosa soprattutto per loro che devono "vendersi" e che mi auguro sia obbligato a ripetere in minor numero possibile in futuro), ero piuttosto prevenuta. Aggiungo che portando con me una grande ferita al cuore ancora sanguinante per motivi personali, ho vissuto questa esperienza (decisa a a farla nonostante la mia idiosincrasia proprio perchè è assurdo giudicare senza aver provato) come dietro a un velo, anestetizzata, incapace di godermela fino in fondo e di dire a Marco tutto quello che avrei voluto. Un salame avrebbe fatto di meglio! La situazione, a differenza di quanto pensassi era rilassata, organizzazione perfetta,disponibilità e cortesia da parte dello staff, ma un po' il mio stato d'animo, un po' lo sguardo stanco di Marco e il fatto che si sia messo a parlare mi si sono bloccate tutte le parole in gola. Non che conoscere i miei pensieri possa cambiare il corso della sua esistenza ma se potessi riavvolgere il nastro proverei a dirgli tutto quello che mi è mancato e che non saprà mai più perchè ho perso la mia occasione: quanto bene mi faccia e che mi ha insegnato a sorridere di nuovo e a prendere la vita con più leggerezza in un periodo in cui avrei potuto perdermi, che mi mancherà tantissimo non sentirlo cantare per un po' ma di prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno perchè facendo parte, come ha detto in una sua recente intervista, di quelli che sono abituati alle sue evoluzioni e amando semplicemente le sfumature della sua voce sono sicura che qualunque cosa decida di fare io sarò qui ad aspettarlo, che quel pomeriggio avrei avuto bisogno come non mai di un forte abbraccio ma mi è mancato il coraggio di chiederglielo, che mi sento privilegiata per aver avuto la possibilità di seguire il suo percorso e la sua crescita e di aver condiviso questi splendidi quattro anni, di continuare così, con i piedi piantati per terra, il cuore avanti e lo sguardo verso le stelle e che nonostante sia l'artista e io solo una fan gli voglio bene per il suo modo di essere. Detto questo ho una voglia matta di trovarmi sotto a un suo palco a ballare, ridere, commuovermi, avere i brividi, sudare, stringere le mani delle mie amiche e cantare con lui.
(foto di Francesca Lorenzoni e Silvia Donati)
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November 26, 2013, 8:28 am
Ha detto che era pronto a correre ma non immaginavo così velocemente. Avrebbe anche dovuto aggiungere che noi dovessimo esserlo a seguirlo, in effetti. Dopo l'ultima data del tour pensavo che avrei sofferto la quarantena, invece non ci ha dato tregua e tempo per sentire la sua mancanza. L'agenda è sempre fitta di appuntamenti praticamente quotidiani: i concerti a Los Angeles, la vittoria del Best Italian Act, il docu-film al cinema, la partecipazione a Unici su Rai 2 per parlare di Mina, l'uscita del CD/DVD #Prontoacorrereilviaggio, gli instore per firmare le copie, il live per Radio Italia e all'Alcatraz a Milano, le interviste alle radio compresa Radio DeeJay e l'ospitata a X-Factor, per finire con l'annuncio dell'uscita dell'I-Book, primo italiano al mondo ad avere questa opportunità di pubblicare un libro virtuale. Ma dico: quanto dura la giornata di Mengoni? Non è come quella di tutti gli esseri umani vero? Anche se non credo di avere la possibilità di usufruirne, sono felicissima che abbia potuto realizzare questo prodotto innovativo nel quale credo abbia riversato tutte le idee che la sua testolina ha partorito in questo periodo fortunato e che qualcuno, in questo caso la Apple, abbia creduto in lui.Ovviamente si è creata un po' di amarezza tra i fan che non potranno acquistare questo prodotto, io ho avuto una reazione diversa, forse perchè prevedo che, essendo un artista in crescita esponenziale, dovrò abituarmi a fare a meno di tante cose che lo riguardino. Per dire, se un giorno canterà ( e glielo auguro) alla Royal Albert Hall o di fronte al Presidente degli Stati Uniti so già che non potrò essere presente.Per il momento ho gambe in spalla, orecchie e occhi aperti e cuore in avanti.
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December 3, 2013, 1:51 pm
Ha detto che è curioso di conoscere le storie che stanno dietro al fanatismo per lui. Proverò a spiegargli il mio caso, con difficoltà ovviamente, perché non è così facile.
Prima di tutto non credo di averti scelto perché per scegliere è necessario avere un assortimento di opzioni per poi poter decidere quello che più ci aggrada, io non ne avevo, anche perchè non è possibile metterti a confronto con altri: sei piombato nella mia vita come un treno in corsa in un periodo in cui intorno a me c'era il vuoto musicale, quindi forse è esattamente il contrario, ovvero sei stato te a scegliermi e non mi hai lasciato via di scampo.
Con la forza della tua voce, della tua creatività, del tuo carisma, sei diventato in brevissimo tempo il punto fermo delle mie giornate, un appuntamento fisso, un porto sicuro nel quale rifugiarmi, la melodia che accompagna i miei giorni e che non mi stanca mai. Non so se questo bisogno di starti vicino, di essere presente il più possibile nella tua vita artistica, di provare amarezza quando fai qualcosa di importante e non posso essere presente, di trepidare per un tuo impegno e di gioire dei tuoi successi, di sentirmi realizzata se posso supportarti in qualche modo pur sapendo di essere una goccia in mezzo al mare, di affrontare spese,viaggi, sacrifici,critiche, per seguirti in varie tappe dei tour, possa chiamarsi "fanatismo", io lo definisco più come una forma d'amore per un ragazzo che è riuscito a farmi tornare la voglia di sorridere, di mettermi in gioco, di lottare per quello in cui credo e che non dovrebbe più chiedersi perché lo ringraziamo in tanti. Solo io conosco il bene che mi hai fatto: perchè non c'e niente come la musica a colorare l'anima e tu possiedi una tavolozza ricca di sfumature tutte da scoprire.
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December 6, 2013, 11:21 am
ESTERNO GIORNO -
Carmen sale in macchina, mette in moto, accende la radio e nell'abitacolo si diffondono le note di PRONTOACORRERELIVE.Carmen fa un rapido calcolo ripercorrendo con la mente le date in cui ti ha sentito cantare live dalla primavera scorsa: 8 Maggio Milano
23 Maggio Firenze
30 Maggio Bologna
15 Giugno Firenze per gli MTV Awards
10 Luglio Siena
17 Luglio Modena per Radio Bruno Estate
13 Agosto Bolgheri
23 Agosto Ronciglione
1 Settembre Verona
11 Ottobre Firenze
19 Ottobre Firenze
22 Ottobre Milano
e realizza che da Maggio non è mai trascorso così tanto tempo come ora tra un concerto e l'altro. Ecco cos'è quell'indefinibile e martellante sensazione di mancanza che Carmen sta provando da un po'. Abituarsi alle cose belle è fin troppo facile, più complicato farne a meno. Carmen ha bisogno di sentirti cantare live, gli è necessario quasi come l'aria che respira...come rimediare visto che è obbligata a rinunciare ai prossimi appuntamenti?
(foto di Cristina Pomari, Lucia Lena, Sara Turri, Annalisa Canducci, Lucia Pugliese, Francesca Lorenzoni, Liz Argenteri)
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December 11, 2013, 2:27 pm
Chiacchiere in libertà con Ernesto Assante - Bari 8 dicembre 2013
A: Trovo molto bella questa tua passione, la caparbietà la volontà di essere cantante o comunque di vivere nel mondo della musica.C'é stato un momento della tua adolescenza in cui hai deciso che quella doveva essere la tua vita?
M: Ho iniziato a facendo karaoke per gioco con gli amici e loro sono stai il mio primo pubblico, dicevano che cantavo bene. Perchrè fino ai 14 anni non ho mai veramente ascoltato la musica anzi la temevo. Mamma era la vera appassionata di casa, faceva anche pianobar, mi faceva sentire Mia Martini, De Gregori, Gabriella Ferri ma essendo piccolo non capivo i loro testi. Crescendo mi sono reso conto della loro grandezza e che mi erano rimasti dentro. Un giorno mi misi a cantare pensando di essere solo in casa invece apparve mia madre che mi chiese cosa stessi ascoltando. Risposi che ero io e lei allora decise di iscrivermi a una scuola di pianoforte che mi annoiava a morte ma rifarei al volo se potessi tornare indietro. Abbandonai dopo poco per un corso di chitarra e poi andai a scuola di canto. Intanto lavoravo come barista e iniziai a cantare con un gruppo di amici: i Brainless e suonavamo standard rock, Deep Purple e Pink Floyd. Ci iscrivemmo anche a un concorso che ovviamente perdemmo.Il primo disco che ho amato è stato di David Bowie. Lui aveva un timbro particolare, non era un virtuoso ed era diverso da tutto quello che avevo sentito fino a quel momento, Aretha Franklin o Billie Holliday che avevano voci tecnicamente perfette. Scoprire lui, Stevie Wonder o George Benson, per me é stata una folgorazione.
Ero molto timido, passavo il mio tempo a guardare il soffitto e i miei facevano di tutto per spingermi a uscire per cui quando videro che qualcosa in me stava cambiando grazie alla passione per la musica mi aiutarono a coltivarla. Intanto però diventavo sempre più irrequieto, casa cominciava a starmi stretta,spendevo tutto quello che guadagnavo per gli strumenti che mi servivano per far musica e arrivò il giorno in cui mia madre si pentì di avermi assecondato perchè a pranzo alzai la testa e improvvisamente dissi "io me ne vado". Mia madre era un po' contraria, mio padre rispose che se volevo essere responsabile di me stesso e volevo fare quella scelta la porta sarebbe stata aperta ma avrei dovuto mantenermi da solo. Questa è una delle cose più giuste che mio padre mi abbia detto in tutta la mia vita. Così sono andato a vivere a Roma da solo, ho iniziato a fare il fonico in uno studio di registrazione dove facevo dei cut per le pubblicità e così ho imparato ad usare programmi e tecnologie che poi mi servivano a casa per fare cose mie. Facendo serate, pianobar e matrimoni ho conosciuto molte persone e poi sono entrato a far parte di in un vero studio di registrazione.
A: Ma per fare un salto del genere bisogna essere animati da una fortissima passione, perchè immagino che ci fossero difficoltà, non guadagnavi così tanto e dovevi mantenerti. In quei momenti hai mai pensato che forse avevi preso la strada sbagliata o la passione per la musica era talmente forte che ti spingeva a dire che anche se non guadagnavi niente era quello che volevi fare davvero?
M: Sinceramente, come faccio tante volte, non pensavo, non mi ponevo domande, quello che facevo mi rendeva felice e mi bastava, anche se mangiavo poco,abitavo a Roma pagando 250 euro di affitto, lavoravo come fonico e come barista in un pub a Frascati. Non ho mai pensato se quello potesse darmi un guadagno in futuro, sicuramente sono stato fortunato perchè essendo anche figlio unico sapevo di avere una famiglia dietro che, se anche avessi sbagliato facendo scelte azzardate, mi avrebbe coperto le spalle, quindi ho rischiato, anche perchè il mondo non finisce se sbaglia strada a 18 anni, hai sempre delle alternative.
A: Essere da un lato autonomo ma dall'altro sapere di avere una rete di protezione che valore ha avuto? Siamo stati tutti adolescenti e sappiamo che si crea sempre un periodo di forte tensione con la famiglia. Hai avuto la dote di saper mantenere un dialogo, un rapporto aperto con i genitori nonostante la scelta difficile di andartene pur sapendo che tua madre avrebbe sofferto.
M: Sono del capricorno e mi dicono apparentemente freddo anche se in realtà molto sotto sono un romantico, un sentimentale. Sono un osservatore, razionalizzo molto, sembro molto distaccato da quello che mi succede intorno e questo nel mio lavoro e nella vita serve, anche se a volte ti porta a fare errori.
A: Ma il passaggio al professionismo come è avvenuto? Iscriversi a X Factor è stato quello che ha fatto la differenza? La determinazione era già presente o l'hai fatto come hai tentato mille altre cose quando volevi diventare un cantante?
M: Ero una persona impacciata e timida, con problemi di linguaggio, di balbuzie da piccolo che mi sono portato dietro e che mi hanno costretto anche a rivolgermi a un logopedista per cui mi frenava il pensiero di poter diventare un personaggio pubblico o salire su un palco in futuro e interfacciarmi con tante persone. Sembra che tu arrivi a X Factor dal nulla, al contrario avevo fatto molte serate perchè avevo veramente tanta voglia di cantare. Certamente aver comprato le prime attrezzature per registrare i primi pezzi innanzitutto era una mia voglia, il bisogno di mettersi alla prova in un mondo sconosciuto, quello discografico. Mi presentai ad alcuni discografici ( ho saputo che qui ci sono stati i tre presidenti delle Major italiane) e sinceramente ho ricevuto risposte che mi hanno infastidito, non alla loro altezza. Se ti senti rispondere " Lei non è adatto a cantare" magari torni a casa e rifletti su questo ma sentire " sei troppo bravo" oppure "il tuo stile non è a fuoco, ora funziona lo stile EMO, non va la camicia, l'occhiale.." o anche " questi pezzi sono troppo di nicchia, ci vorrebbe qualcosa tipo 12-40" ti fa pensare che quello non è il mondo che immaginavi.
A: Dalla prima volta che ti ho visto mi sono accorto che obiettivamente canti in modo diverso da tutti gli altri e questo credo rappresenti il 90% del tuo successo. Sei immediatamente riconoscibile e questa è una cosa enorme perchè chi ti sente è costretto a pensare “Cosa sto ascoltando? Sto sentendo una cosa mai sentita prima, almeno in Italia” Nessuno ha mai cantato così prima.Come si arriva a cantare così? Ci sei nato o ci hai ragionato, hai studiato, come diamine si diventa Mengoni?
M: Io non ho la formula, certo devo ringraziare madre natura per le corde vocali, poi il modo in cui scrivi, la direzione che prendi credo dipenda inconsciamente da quello che ascolti. Io all'inizio ero un imitatore, ho ascoltato tanto di quello che la musica ci ha offerto, dalla classica al jazz e tutto quello che siamo noi adesso, tutto questo mi ha influenzato, ho cercato di mettere tutto insieme. Ovviamente crescendo si modificano anche le corde vocali. Io ho sentito molto il cambiamento in questi ultimi anni. La paura a volte ti fa brutti scherzi, ti adagi sui pregi vocali e tendi a strafare. Col tempo capisci che il compromesso è veramente l'anticamera della libertà proprio perchè hai libertà di scegliere con te stesso, cambi la visione , io ho asciugato tantissimo il mio modo di cantare, forse perchè un seguito maggiore, il cambio di staff, sentirmi più tranquillo, mi ha dato la sicurezza per esprimere quello che sono, che sento, che non è solamente un Bi memolle di petto (dove non arrivo più) ma di avere la libertà di sbagliare, di non essere preciso, di scrivere in modo più semplice senza troppi orpelli. Acquisti sicurezza e quindi sei più vero, meno falsato.
A: Discuto spesso con i colleghi su X-Factor che seguo dall'inizio perchè credo che il mondo e il modo di approcciarsi alla musica cambino anche se c'è sicuramente chi lo fa bene e chi lo fa male. Trovo che Morgan sia quello che affronta X Factor nel miglior modo, perchè lavora con il cantante. Sono quasi certo che se tu non lo avessi incontrato in quella circostanza non avresti avuto lo stesso risultato. Mette alla prova con cose assurde, anche sbagliando. Com'è stato lavorare con un pazzo, un egocentrico, uno che ha una gran testa, che ha fatto miliardi di errori nella sua vita?
M: La storia con Marco è iniziata già in modo strano, non mi voleva con sé o comunque non era pro-Mengoni, poi sono entrato e si è instaurato un rapporto di amore-odio. E' stato comunque bello trovare nel mio percorso una persona con la quale potermi confrontare, che ne sapeva a pacchi di musica, a differenza mia che ero molto giovane ma con la voglia di ascoltare qualsiasi genere musicale ( ho addirittura partecipato a uno stage di jazz non conoscendo neanche Summertime, cosa di cui oggi mi vergogno moltissimo). Questa esperienza con una persona molto particolare mi è servita, discutevamo spesso animatamente sugli arrangiamenti, sulla scelta dei pezzi, ed è stato stimolante e istruttivo. E' stato sicuramente uno scambio con lui, molte volte mi sono sentito solo di fronte ai suoi attacchi perchè non capivo che erano la sua strategia per farmi sentire indifeso e farmi dare di più sul palco. Non so se cambiando giudice il mio percorso sarebbe stato diverso, certo è che quello che ho fatto mi è piaciuto.
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A: In pochi mesi sei diventato da semplice ragazzo a Marco Mengoni. Come si fa ad uscire da lì ed essere un'altra cosa, avere la vita rivoluzionata in brevissimo tempo e non pensare di essere dio, non autoglorificarsi, non perdere la testa?Non credo sia facile, ti ritrovi di colpo in una condizione particolare, da un lato sei compensato dall'arte che è un regalo divino perchè ti permette di esprimere le tue emozioni attraverso la musica, d'altro canto hai una serie infinita di fastidi che ti vengono da essere riconosciuto ovunque tu vada, io per la metà diventerei pazzo.
M: La testa credo di averla persa fin dal primo vagito!Io mi sono sentito subito a mio agio, non sento la pressione. Certo, non posso andare di sabato in un centro commerciale a comprare un disco se mi viene voglia, ma vado magari di martedi mattina se ho tempo e non cambia niente.Poi per chi è nato il 25 dicembre è comprensibile sentirsi dio!Comunque non è facile convivere con la notorietà, ma quello che mi dà veramente fastidio è quando si vuole entrare troppo nel privato. Parlo dei media o dei fan che inconsapevolmente irrompono in un ambito di cui non dovrebbero essere interessati, è questa forse la parte più noiosa, per il resto se mi fermano per strada per complimentarsi, per dirmi che apprezzano una mia canzone, come diceva un mio collega, è “il regalo mio più grande”.
Sono ancora una persona timida ma credo che per fare questo mestiere serva una dose di eccentricità, di egocentrismo.
Io non so se questo sarà il mio unico mestiere tutta la vita, spero di no perchè ho voglia di fare tante cose, ho avuto la fortuna di iniziare da giovane e c'è tutta una vita per decidere.
A: Io ti ho visto in concerto e sono curiosissimo di conoscere il tuo rapporto col palcoscenico. E' evidente che molto spesso sei in trance e lo dico come un complimento, sei ampiamente posseduto dalla musica, fai quello che ti viene, canti come senti perchè sei completamente dentro a quello che stai cantando.Poi ci sono dei momenti in cui sei cosciente di essere su un palco, allora credo sia difficilissimo gestire questa personalità, mantenere equilibrio tra essere perso nel tuo universo sonoro e la consapevolezza di essere in scena.
M: Infatti non sono ancora capace di gestirla bene, vado ancora un po' d'istinto.Molte volte dopo un'esibizione leggo sui social ( i miei sono molto attivi, siamo un bell'esercito) “Mengoni era ubriaco, drogato, ha abusato di sostanze stupefacenti” ma a parte il fatto che non siamo più negli anni 70 e il tempo di Jim Morrison non esiste più, pur volendo e non voglio perchè non l'ho mai fatto, non sono neanche più abituato a bere una birra. Solo ieri sera mi sentivo ubriaco per mezzo bicchiere di vino, perchè faccio una vita sanissima, vado in palestra, non capisco perchè esca sempre fuori questo. Credo sia perchè quando canto, se riesco a sentire bene l'attacco, (perchè in alcuni momenti sei lì che tremi sperando che tutto vada per il meglio e possa sentire tutti gli strumenti) sono tranquillo ed ed entro negli accordi, allora faccio veramente l'amore con la musica.
A: Come fai a far diventare tue canzoni che non hai scritto e quanto coraggio ci vuole invece a cantare parole tue, perchè ti metti a nudo, ti racconti in un modo che magari non vuoi nemmeno gli altri conoscano. Mi incuriosisce perchè sei un cantante con un'espressione emotiva molto forte, non sei piatto.
M: Anche se canto qualcosa che non ho scritto, io ci sono comunque. Se mi arrivano dei pezzi tendo sempre a modificarli, a portarli verso di me. Poi, come disse De Gregori, siamo dei cantastorie e se a volte canti quella di altri devi avere una buona dose interpretativa, devi prendere il pezzo e cercare un'esperienza della tua vita per collegarla a quella e fargli prendere un senso. Leggendo o cantando certe frasi devi risalire a quelle sensazioni. Ovviamente per me il percorso per arrivare all'emozione è più lungo rispetto a quelle uscite da me, soprattutto se si tratta di ballate dove viene richiesta molta più emozione e sensibilità. Nei miei pezzi lenti l'emozione è più immediata perchè si tratta di una mia storia o comunque di qualcosa che ho visto o ascoltato personalmente.
A: Trovo che L'essenziale ti rispecchi magnificamente perchè rappresenta stilisticamente il tuo modo di cantare, di essere artista ed è credibile.Ti ascolto e vivo l'emozione di una canzone che parla di rapporti, di profondità, di amore a livello essenziale come quello che tutti vorremmo vivere. Come si fa ad essere credibile raccontando di un sentimento così profondo?
M: Il successo di L'essenziale credo dipenda dal lavoro di squadra. Ci sono state molte lotte in studio o via mail con gli altri autori. Si è trattato di una costruzione difficile, messa da parte la metrica e le regole di scrittura, nel pezzo si doveva scatenare anche tutto un meccanismo emozionale. Dovevo confezionarlo un po' come un vestito, io disegno l'abito e i miei sarti iniziano a dargli forma. L'essenziale in realtà mi metteva paura e non avrei voluto neanche metterlo nel disco perchè era molto diverso da me, da come ero stato fino ad allora anche se c'ero immerso fino al collo essendo uno degli autori. Mi sembrava strano presentarmi su un palco così importante, dopo un anno di silenzio, con quella canzone così distante da quello che ero io. Forse non mi sentivo in grado di portare un messaggio così forte di speranza che in quel momento mi apparteneva e mi appartiene ancora. Ero appena uscito dal cambiare tutto il mio team, dopo problemi legali in cui non vorresti mai trovarti a 22 anni, dopo aver capito che il mondo della famiglia artistica glitterata vissuto fino a quel momento era illusorio, ma in me c'era la voglia di far sentire che esiste la luce in fondo al tunnel, che dopo un periodo buio e quando magari sentiamo tutte le notizie esagerate per cui non usciremmo più di casa, siamo ancora qui, il mondo non cade a pezzi , il sole è ancora acceso.“Io compongo nuovi spazi” per me era un messaggio di speranza, la dimostrazione che non mi facevo abbattere ma andavo avanti. Modificando un po' questo pezzo mi è entrato dentro ed è stato la colonna sonora di questo anno.
A: Pochi giorni fa dopo la tua esibizione a X- Factor, ho scritto che sei meglio di alcune canzoni che ritengo troppo deboli per la tua espressività, lo stile, l'originalità che ti appartiene. Per questo dico che, per quanto tu possa non crederci, L'essenziale alla fine rispecchia esattamente le tue potenzialità, cioè poter cantare cose più profonde, più complesse, meno ovvie. Vorrei sapere come scegli i pezzi da inserire in un disco e se il pop è davvero il tuo universo.
M: No, il pop non è il mio solo mondo, infatti cerco sempre di mettere sempre più di me o comunque tutte le influenze che ho avuto, da Duke Ellington a Wagner a Verdi a qualsiasi cosa mi sia piaciuta, in ogni disco o live e mi piace condividere e scoprire la reazione del pubblico. Sicuramente ci sono pezzi che non avrei messo negli album ma non dirò mai quali sono, anche perchè è come l'adozione di un bambino, dopo un po' di tempo avviene una simbiosi e cominci ad amarlo anche se non è tuo, capisci i pregi di quel pezzo anche se non ne eri del tutto convinto anche perchè l'hai scelto tra una rosa di 40. Non scelgo da solo, mi piace confrontarmi con il mio team, non mi sento in grado di giudicare da solo, avrò sempre bisogno di un'opinione diversa: dal mio produttore, la mia manager, il pubblico perchè mi dà più forza. Per quanto riguarda i miei pezzi di solito sbaglio, perchè mi vergogno e non li faccio sentire infatti ho moltissime cose salvate sul computer che magari non usciranno mai che non sono propriamente pop e magari hanno preso forma da quello che ascoltavo in quel momento, che sia James Blake, Erykah Badu, India Arie, Pearl Jam.
(Foto di Lucia Pugliese)
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December 17, 2013, 9:25 am
Marco ha partecipato con due interventi alla canzone di Natale di Radio DeeJay. Questi sì che sono auguri come si deve!
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December 26, 2013, 11:11 am
Il 25 dicembre, in occasione del suo compleanno, noi fan abbiamo pensato di spiegare a Marco perchè lo seguiamo, usando #RispostaAMarcoMengoni.Mi sono divertita a raccoglierne alcuni. (i miei sono tutti)VioletCarmen :ti ho scelto perchè "hai l'anima che io vorrei avere"perchè hai reso migliore la mia vita @mengonimarcoperchè sei un guerriero e mi hai insegnato a lottare per quello in cui credoperchè ti ho scelto? E perchè no?perchè la tua voce è arrivata al momento giustoperchè non avevo altra sceltaperchè ci sei @mengonimarco e tutto il resto è noiaperchè quando un uomo ti mostra l'incanto di un cielo stellato non puoi fare altro che amarlo perchè passando dalle orecchie sei andato dritto al cuore perchè sei forte e debole e si vede e si sente ma va bene cosìda questo sogno non voglio svegliarmi maie perchè da quando ti conosco sono impegnata a supportarti e mi sento utile a qualcosaperchè mi fai sentire la musica attraverso le tue amozioniperchè sei stato il più grande regalo inaspettatoperchè Marco Mengoni è solo uno e come lui non c'è nessunoperchè quando canti hai sempre il cuore avantiperchè mi hai fatto conoscere anche altra bella musica perchè è come se tu mi avessi teso una mano,facendomi superare il confine oltre il quale si trova la luce.(cit)e poi non lo so perchè non mi ricordo più com'ero prima di conoscerti Alessia Spaccasassi :Sei l'unico amore che durerà per SEMPRE! Tu e la tua musica mi fate vivere!
Azzurra Nelli :Canti con il cuoreDai sempre tutto te stessoMartina Accorsi : Sono tua fan perché solo la tua voce mi emoziona così tanto!
Laura Ricci :tua fan perché non sei tu a cantare ma il tuo cuore ed i tuoi occhi...
Lucia Tesse :ho capito subito quello che saresti diventato, quel palco te lo divoravi, guarda ora, doveSEI
Domy Damiano :perchè persone come te mi fanno credere che un mondo migliore è possibilee sceglierò te ogni giorno perchè hai reso magica la mia vita in un modo che non si può spiegare a parole GiNi :perchè sei sincero e lo si sente in ogni tua nota, in ogni tua parola
piùinfinito +∞ :dico solo che i tuoi sorrisi sono i miei,le tue lacrime le mie. Sei il mio tutto.
Valentina Galgano :non è facile descrivere cosa provo ad essere una tua fan.. Mi sembra semplicemente normale e ovvio di esserloMi rendi felice solo con la tua voce e mi fai provare delle emozioni a cui ogni volta cedo...Marco tu per me sei diventato la quotidianitàGrazie per avermi aiutata a rialzarmi in piedi dopo mille cadute!Perchè mi hai dato la spinta per superare le mie paure!!!
Elenadellacorte :Sono tua fan perché tu mi hai salvata, mi hai presa per un braccio e mi hai tirata fuori dal fosso
Nadia Zeglio :hai illuminato di musica un angolo nascosto del mio cuore, da li la mia rivoluzione umanasemplicemente ho scelto te perchè hai dato modo di migliorare la mia vitaho scelto te perchè mi hai insegnato che emozione non è debolezza ma forza
UMANA:Ti seguo perché quando ero sola con me c'era Solo 2.0 e da allora sola non lo sono più stata. ti seguo perché mi hai "MARChiata" sin dall'inizio
Tiziana Marangon :hai fatto rinascere in me la passione per la musica. . da 4 anni grazie a te non smetto mai di sognare,viaggiare e cantarela mia vita è più ricca di amore,amicizia e allegria grazie a te
AsiaHewson :ho scelto TE perche sei il Cuore, l'Anima, la Verita', il ritmo pulsante della musica. ho scelto te perche' sei ARTE veraho scelto te perche' sei il miglioreperche' la tua voce mi fa sentire a casaperche' hai mille volti ma sei sempre te stessoperche' i tuoi concerti sono una delle cose piu' belle che mi siano mai successeperche' sai far coesistere saggezza e leggerezza,perche' la tua anima arriva alla nostra, senza filtri, con la sola forza della tua voceho scelto Marco perche' e' l'unico che puo' fare 75278953 versioni dello stesso pezzo ed emozionare sempre sara :La tua voce è stata compagna di tanti silenzi, oggi è la luce dei giorni più felici..grazie di esserci sempreGrazie a te ho riscoperto le belle emozioni, quelle vere, quelle che quasi non ricordavo e sono tornata a vivereSono qui perché mi hai aiutato a capire cos'è l'essenziale...e l'essenziale sei tu! La tua umiltà e la passione che metti in quello che fai mi hanno fatto capire che esiste ancora qualcosa di bello! Potrei continuare a scrivere per ore ma non arriverà mai il momento in cui penserò di aver detto tutto...Sei immenso!
france7885 :I love your voice Marco
Lucia Tesse :Mi fai vivere a colori!!!
Burga Lovec :hai portato nella mia vita tanta gioia nell'ascoltare la musicaho scoperto di nuovo la gioia della vita e fortissimi emozioni
Emilia Gatti :la mia #RispostaAMarcoMengoni è MI HAI RESTITUITO LA GIOIA DELLA MUSICASono tua fan perché hai ridato colore alla mia vita
nunzia fontana :perchè sei l'unico che ha gli occhi di soleho scoperto nuovi colori perchè sei di una "bellezza" sfacciata perchè è un viaggio che mi affascina a cui non posso dire di no
Cata :sono una tua fan perché con la tua voce salvi la gente dal mondo, perché è impossibile non volerti bene
angela ghimenti :Non so spiegare il perché so solo che mi sei entrato nel cuore e da li non sei più uscito perché la tua musica la tua Arte e il tuo essere Artista mi ha ridato il Sorrisoperché quando ti ho ascoltato la prima volta hai dato una scossa alla mia Anima da allora ho ricominciato a Sognare
MaryRigolino :ti seguo perche' non potrei non farloperche' sei uno tostoti seguo sì, sei una piacevole trappola per orecchie e anima
BennySenti il sound :è essenziale che tu sappia che sei gioia, emozione e libertà!!!
KellyGentili : non so nemmeno io perché ti seguo, ma l'ho sempre fatto, ed è stata la scelta migliore.
Anna Maria NV :la tua musica mi ha risvegliato dal torpore del cuore donandomi vita amicizia musica felicitàperché al tuo cuore non si resiste
+∞100gr.di.Sole12501 :ci credi se ti dico che ne "l'anno di silenzio" nel quale lavorasti a #prontoacorrere si creò un grande vuoto in me?ti seguo per la tua semplicità, disponibilità, simpatia, allegria, umiltà.. perchè sei così e basta..ti seguo perchè tu vuoi bene alla gente e e riesci a farti voler bene da tutti nello stesso modo..ti seguo per la tua spontaneità e per la tua voglia di vivere
Erika :perchè sei come i "100grammi di sole" nelle giornate di pioggia! Ossigeno per l'anima
Rita Cattaneo :sono tua fan perchè nonostante i tanti 'anta che ho mi hai dato entusiasmo per il futurodopo più di 15 anni mi hai fatto fare pace con la musicaperché ti stupisci e ci stupisci ogni voltaperchè riesci a dare un' intenzione diversa alla stessa canzone
paola sal :Talento, mattità e tanto tanto cuore. Ecco perchè ho scelto te perchè sei come seiperchè la tua voce è limpida come la tua animaperchè come ha detto uno più bravo di me "In Italia nessuno ha mai cantato come @mengonimarco "
Angelo Red :Ti seguo da 4 anni xché da 4 anni la tua Voce mi sfugge e quando la afferro mi emoziona come nessun'altra mai
Pam :mi hai dato la forza di superare dei momenti di difficoltà perché ascoltando la tua voce tutto mi sembrava possibile
Enrica :Non sei tu che scegli l'artista da seguire ma è lui, con la sua voce e la sua musica a regalarti EMOZIONICon te ho imparato che il cuore deve stare sempre davanti e che bisogna avere vicino solo le persone che ci amano
Daniela Menduni :mi hai colpito per il modo di cantare e di approcciarti, ho capito fin da subito che eri un grande
auguri CAPO 13.11.13 worshjpper :ti seguo anche perché hai presente quando tutto ti cade addosso?Ecco tu sconfiggi la forza di gravità
daniela pescatori :Perché hai una voce fantastica dalle innumerevoli sfumature e perché sei una persona semplice e vera
StefaniaBello :Ti ascolto semplicemente perchè mi fai dimenticare tutto il brutto che c'è nella mia vita.
ElisaBesana87 :a me hai colpito tanto come persona,ragazzi della nostra età come te,così veri e umili,ce ne sono veramente pochi!!
laZimo :perché riesco a leggere sul tuo viso ogni emozione che provi cantando e ne sono travolta
Paola F. :Hai riempito di note e di emozioni i miei spazi vuoti. Per questo ti sosterrò sempre
Davide :perché con le tue canzoni arrivi dritto al cuore!!!
francesca marchionni :Sono tua fan, perchè tu quando canti, quando sei su un palco sei te stesso e mi fai stare bene. Sempre.
Eleonora :perché mi riempi il cuore di musica, e questa per me è vita
Luci Inn :perché appena finisce un tuo concerto si aspetta quello successivo
serena d'elia :ogni singola parola delle tue canzoni sento che mi appartiene perché a cantarle sei proprio tuti sostengo perché tu lo fai ogni giorno con la tua voce
Happy_Ending :perché stai andando avanti in questa società del cacchio, ma a testa alta, fregandotene delle criticheperché se non ti ascolto anche solo per un giorno sono di cattivo umore e mi sento incompleta c:
GRAZIE 13.11.13 + ∞ :perché quando scrivi un tweet , ascolto il cd o vedo una tua foto SORRIDO anche se non è il momento!!
12ottobre2013 : ti seguo @mengonimarco perché ci insegni a mettere sempre davanti il cuoreti seguo perché riesci a far vibrare le corde più sensibili del mio cuore, anche con un solo sorrisoti seguo per come ti lasci trasportare dalla musica e per come ci trascini dentro con te..ti seguo perché non dimentichi mai chi sei, perché non dimentichi mai le tue origini
Gaia :perché tu sei l'unica via d'uscita a ogni problema. Sei l'unico che ci fa stare bene anche nei peggiori dei momenti.
rita85 :mi hai insegnato a rimanere in piedi e a mettere sempre il cuore avanti @mengonimarco, di questo ti sarò sempre grata
You fill my hert ... @12ottobre2013 19h :ti seguo perché ci insegni ad amare e a non vergognarci delle nostre emozioni...in realtà non siamo noi ad aver scelto te, ma è la tua musica che ha scelto noi
vittoria sun :Da quando ci sei tutto è più bello. Raggio di sole.
Vale Frau :i tuoi concerti in questi mesi mi han dato la forza per andare avanti,correre e non abbattermi mai.
Federica Cambini :Perché la tua Musica e la tua Voce sono VITA e rendono VIVA anche me! Sarò sempre in debito con te!
beta :c'è un'invisibile ma potente energia che lega Te, da sopra al palco, a Noi e non ci si puó sottrarrre Monica Miccoli :perchè ai tuoi concerti l'aria vibra di musica e di amore
Caterina Pelle :sei te stesso,ami quello che fai e questo amore lo trasmetti tutto!perchè durante un tuo live mi sento un tutt'uno con te e tutto ciò che mi circonda in quel momento
AlezziaV :perché ogni volta che premo play mi passa tutto e mi viene spontaneo sorridere
Elena Niccoli :Perché per mostrare la propria anima ci vuole coraggio...e la tua è MERAVIGLIOSA
mariellanew :perchè fin da subito mi hai regalato delle emozioni forti che mi hanno fatto riscoprire una parte importante di me
Qu'est-ce que c'est :Voce, fascino, presenza scenica e in più il sapersi donare emozionando ed emozionandosi senza timore, grandissimoGiuly4Moco♥ :Tua fan perché hai un anima e un cuore così grandi e rari che se non esistessi bisognerebbe inventarti!
Paolo Pacini :ti seguo perchè sei il migliore
Marica Maisto :sei la gioia e la grinta quando l'umore è up e sei la dolcezza e la consolazione quando l'umore è down
(Foto di Lucia Lena, Lucia Pugliese,Benedetta Cordone,Giuseppe Ago,Grazia Cetri,Grazia Tocchetto)
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Nonostante abbia studiato ragioneria non amo fare bilanci e neanche sono troppo ragionevole, tanto più farli del 2013 in cui ho visto andar via troppe persone care. Credevo di trascorrere un San Silvestro in preda alla malinconia ma chiudere l'anno ed aprire quello nuovo insieme a Marco, è più di quanto potessi desiderare perchè lui è stato praticamente l'unica fonte di gioia in questi mesi. Condividere ogni attimo di quest'anno fortunato, sentir parlare di lui ovunque, con ammirazione anche da chi ha imparato a conoscerlo e a ricredersi, saperlo in cima alle classifiche e richiesto da tutti, notare che il calcolatore della sua pagina aumenta di ora in ora (ad oggi siamo a più di 900000 likes), scorgere la luce di felicità nei suoi occhi per ciò che fa ed avere l'enorme privilegio di vederlo più volte e di avergli dato finalmente quell'unico abbraccio vero che racchiudeva tutta la stima e il bene che provo per lui e infine osservare il suo sguardo fiero e nel contempo grato e ancora incredulo di fronte a ciò che aveva davanti l'altra sera è stato un regalo immenso.
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Nell'ultima immagine postata alla fine dello scorso anno non mostrava neanche il volto, ci aveva lasciato con molte incognite e la porta spalancata su un futuro ancora da scrivere, un futuro che ora è diventato presente con un bel muro fatto da tanti mattoncini solidi e un intenso lavoro. Io gli auguro che questa costruzione possa diventare ogni giorno più grande per poter contenere tutti i suoi progetti e i suoi sogni. Spero che abbia la libertà di studiare, ballare, suonare, cantare, ridere, giocare, piangere, fare, buttare tutto all'aria, sperimentare, immaginare, realizzare, cimentarsi in quello che più gli piace ma che non ci lasci mai orfani della sua voce e del suo sorriso che veramente illumina le nostre strade. L'immagine simbolo di questo periodo, suo e nostro, per me è questa, un abbraccio che rappresenta tutto quello che ci ha legato.
(Foto di Annalisa Canducci e iaiaph)
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"Sai, a volte, mentre ti scrivo, provo una strana sensazione, totalmente fisica, come se prima di poterti parlare fossi costretto a vedere le parole che mi abbandonano in una lunga fila per giungere fino a te, per consegnarsi nelle tue mani." (David Grossman)
Questo preludio perchè frequentando quotidianamente i social mi sono resa conto che "l'uomo dei record", colui che sta ai primi posti di tutte le classifiche possibili e immaginabili o quasi, riceve giorno e notte centinaia di tweet e messaggi sulle sue pagine. Sto cercando di analizzare questo fenomeno per capire cos'è che ci spinge a comunicare i nostri pensieri proprio a lui. Leggo costantemente frasi di stima, di affetto, di incoraggiamento prima di un'esibizione o un concerto, qualche insulto (perchè quelli spettano a tutti, come le tasse), consigli, battute, critiche, domande e confidenze, senza soluzione di continuità, da parte di fan che ci sono sempre stati e altri acquisiti nel tempo. A volte ho l'impressione che ci si rivolga a lui quasi come fosse l'amico immaginario o una sorta di diario personale, forse perchè possiede un'aura particolarmente forte e coinvolgente in un aspetto normalissimo che ti porta a immaginartelo come "il ragazzo della porta accanto" ma, se ti capita di trovartelo di fronte, realizzi che tutto questo senso di familiarità non esiste e che lui sta "lassù" e se anche riesci a farti uscire qualche parola di bocca, hai giusto il tempo per fargli i complimenti e ringraziarlo di quanto riesce a regalarti. Una prolissa come me, può solo continuare a scrivere col pensiero (e anche la speranza viste le stupidaggini che spesso partorisce la mia mente) che questo povero ragazzo non abbia proprio la possibilità, anche volendo, di leggere tutto questa enorme carica di affetto che gli riversiamo ininterrottamente tra le braccia.
"Scriverti è un modo per toccarti da lontano, per farti arrivare la brezza di una carezza sugli occhi e fra le mani." (Massimo Bisotti)
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Dopo vari suggerimenti captati nel corso degli ultimi mesi e la bomba sganciata da Marco sul palco di Rimini quando ha cantato una strofa di "L'essenziale" in lingua spagnola, oggi attraverso l'interessante articolo di Alessandro Alicandri su Sorrisi e Canzoni, abbiamo avuto la conferma che la sua musica verrà esportata oltre confine e per la precisione si comincia con la Spagna. Alla notizia, i fan iberici, che già da mesi richiedevano la sua presenza, si sono lanciati in tweet di giubilo mentre noi, abituati ad averlo sul suolo patrio abbiamo sofferto per un attimo la "sindrome del nido vuoto" che, se non sapete cos'è, si tratta di quel senso di smarrimento e di inutilità, di malinconia che si impossessa di un genitore quando il proprio figlio impara a camminare da solo, intraprende le proprie occupazioni e non ha più bisogno di protezione. Tutto questo naturalmente misto ad un enorme sentimento di orgoglio, soddisfazione, appagamento ed esultanza, perchè quello che sognavamo per lui da anni sta finalmente prendendo forma.
Io desideravo che tutti potessero avere il piacere di sentirlo cantare, di provare le sensazioni di stare a un suo live, di addormentarsi con la sua musica nelle orecchie, di urlare le sue canzoni a squarciagola e che lui riuscisse a far valere il suo immenso talento in tutto il mondo. Ci sta provando e io sono felice di essere qui ancora e sempre con lui, a seguirlo anche se da più lontano.
(foto di Annalisa Canducci e Viviana Edera)
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January 9, 2014, 11:15 am
Maria Antonietta intervista Marco per VerissimoTi abbiamo visto nei palazzetti e poi nei teatri, ci spieghi la differenza tra i due spazi?La differenza è abissale: in teatro hai un rapporto molto più diretto e vicino con il pubblico, riesci quasi a guardare tutti negli occhi e sicuramente è una botta emozionale di qualità rispetto al palazzetto in cui è di quantità.
Hai fatto cinque sold out a Milano, ti viene il pensiero che potresti andare a San Siro?Magari vado a vedere una bella partita tipo Roma - Milan
Parlaci del tuo I book #Prontoacorrereilmioviaggio E' una bella cosa. Quando I tunes ce l'ha proposto noi avevamo già in mente un'idea simile ma, essendo appoggiati da quella enorme macchina, abbiamo avuto la fortuna di poter costruire un piccolo libro che raccontasse il dietro le quinte di un anno per me meraviglioso.
Questo anno fantastico che è cominciato con il Festival di Sanremo..Per gli altri sì, per me è iniziato da qui (indica lo studio) e molti mesi prima, circa da agosto. Il primo step per presentarlo al pubblico poi è stato Sanremo.
Ci troviamo nello studio di Canova, cosa provi quando componi e fai uscire questi capolavori?Prima credevo che stare in studio fosse la parte meno interessante del mio mestiere, perchè è un ambiente troppo stretto per me e poi è troppo facile perchè puoi sbagliare e rimediare. Da questo disco e lavorando col mio nuovo produttore, ho conosciuto e scoperto la bellezza dell'essere in studio, di prenderti i tuoi momenti per scrivere, per chiuderti nell'altra stanza per suonare il piano e buttare giù quello che vuoi.
Ti abbiamo visto anche a Zelig e sembra che tu ti sia divertitoSì, mi sono divertito tanto perchè non mi era mai capitato di essere preso in giro da altri, in genere lo faccio da solo.
Secondo te, cosa piace di Mengoni?Io non conosco la formula. Credo che quello che ti porta avanti sia lavorare e cercare di essere prima di tutto se stessi, di studiare e non sentirsi mai arrivati, soprattutto in questo momento storico sociale. Tirarsi sempre su le maniche e proporre a questo pubblico, ormai molto ampio e variegato, ogni volta cose nuove e che ovviamente provengano da te, dalla tua vita quotidiana che va di pari passo con quella artistica: quello che vivi tutti i giorni si riflette su ciò che scrivi, che ascolti e che farai.
Parlaci del tuo ultimo singolo "Non me ne accorgo"E' uno dei pezzi, come "L'essenziale" che forse non avrebbe dovuto neanche essere nel disco, ma dice tantissimo. Ha dei momenti molto classici e altri elettronici o comunque più spinti e racchiude la linea che vorrei proseguisse in futuro: la fusione di un testo per me molto forte con una musicalità più up.
Ora ti faccio io una domanda: mi piacerebbe capire quali sono le storie che stanno dietro al "fanatismo" nei miei confronti
e a questo io ho già risposto abbondantemente qui:Ti ho scelto perchè...
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January 14, 2014, 3:02 pm
Il 31 dicembre a Rimini Marco, per il suo "L'essenziale tour", ha ricevuto il premio della sesta edizione del Best Show “Pepimorgia", che la testata Sound&Lite attribuisce alla produzione italiana che meglio si è distinta per originalità, uso creativo delle tecnologie, qualità e rispetto per il pubblico.
Qui di seguito la motivazione:Una produzione che, pur dimensionata per le venue teatrali, ha saputo distinguersi per una grandissima qualità. Una band eccezionale ha accompagnato un artista emergente dal grandissimo talento, in grado di tenere la scena con carisma e notevoli doti tecniche. Il team di eccellenze radunato dalla produzione ha dimostrato il proprio valore nel campo della diffusione musicale, con un audio impeccabile e coinvolgente, e con una scenografia che, per quanto quasi esclusivamente floor, si è rivelata sempre varia ed eccezionalmente creativa, aggiungendo valore ed emozione allo spettacolo, riuscendo nell’intento di contenere la band, i video e le luci in un unico blocco compatto e architettonicamente definito.Crediamo che L’Essenziale Tour sia un esempio di come la qualità artistica, la creatività e le idee contino spesso più del budget, e siano il vero presupposto per un grande show.
Articolo originale : Sound&lite
Il caporedattore Giancarlo Messina consegna il premio a Marco (foto Sound&Lite )
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January 21, 2014, 8:19 am
L’artista Rose-Lynn Fisher si è posta una domanda alla quale forse non abbiamo mai pensato: le lacrime sono tutte uguali? Tristezza, gioia, colpa delle cipolle, forse quando piangiamo la struttura delle nostre lacrime non è sempre la stessa. L’artista americana ha svolto un lavoro di ricerca per 5 anni e grazie ai suoi talenti di macro e micro fotografia è riuscita a studiare la composizione del liquido che esce dai nostri occhi.
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Quando ho letto questo articolo ho pensato a quante volte abbiamo visto piangere Marco.
Non ho la presunzione di conoscere esattamente il motivo delle sue lacrime, ma in quattro anni e più di "frequentazione" assidua e di immersioni nel suo mondo e considerando i suoi occhi come fossero una lavagna sulla quale disegna i pensieri, credo di aver imparato a distinguere la natura delle sue emozioni.
A volte l'ho visto stringere le palpebre per cercare di non cedere al pianto, saltellare su se stesso per non crollare, voltare le spalle o fuggire via per non mostrarle, arrendersi e lasciarle scivolare completamente disarmato, piangere per rabbia, frustrazione, sollievo o tenerezza, per empatia verso qualcuno, di dolcezza soffermandosi sui volti che ha davanti e percependo tutto l'amore che ha intorno, per una sorpresa o una vittoria inaspettata, per scaricare la tensione e per la meraviglia di trovarci ancora dopo un periodo di assenza. E ancora, per un tour che sta finendo e la prevista nostalgia, oppure perdendosi in un ricordo lontano e doloroso o nel pensiero struggente di qualcuno che non c'é piú. Come ho scritto tempo fa, non amo mettere in mostra momenti cosí, "intimi e fragili" e vissuti da lui e con lui da chi era presente nell'occasione in cui si è lasciato così andare, ma credo che la sua fragilità sia anche la sua forza più grande e le calde lacrime dovute alle belle emozioni, le porteró sempre nel cuore perché sono un balsamo contro la durezza del mondo.
Con il passare del tempo e le esperienze si impara a gestire l'emotività ma spero che Marco non perda mai la capacità di mostrarsi in tutto il suo candore.
"L’esplosione di un sorriso dopo un pianto è capace di confondere il mondo. Nello scoppio improvviso di un sorriso c’è l’essenza della vita, il respiro della forza, la magia dello stupore." (Massimo Bisotti)
(foto di Roberta Belli,Claudia De Santis,Sara Turri, Liz Argenteri)
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January 26, 2014, 2:50 pm
La pagina FB di Marco oggi ha raggiunto (e ormai superato) il bellissimo traguardo di 1000000 di Like e lui ha voluto ringraziarci cosìe cambiando la cover:
E noi abbiamo festeggiato inondando i suoi spazi virtuali con foto e messaggi accompagnati dalla frase #OneMillionLikesMARCOMENGONI che in pochi minuti è entrata nei TT su twitter.
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Perchè sei un essere speciale ed è bello aver cura di te #OneMillionLikesMARCOMENGONI
Sempre dalla stessa parte mi troverai, con te!#OneMillionLikesMARCOMENGONI
Io ne ho raccolti alcuni, impossibile prenderli tutti:
Annalisa Cerutti#OneMillionLikesMARCOMENGONI dopo questo traguardo fantastico ti aspettiamo con nuovi progetti, sempre con te
Jacqui Camilleri #OneMillionLikesMARCOMENGONI il mio 'mi piace' lo messa il 18 Maggio 2013 e c'erano circa 400,000 ... questa pagina sta crescendo come stai crescendo tu in tutto in mondo !!! ti meriti questo ed altro !!!! #MaltaLikesMengoni
Licia Cavallini #OneMillionLikesMARCOMENGONI Noi ci saremo per sempre..al tuo fianco!
Marina Dimanuele Un milione di cuori che battono all'unisono, un milione di emozioni e di sorrisi!! #OneMillionLikesMARCOMENGONIMary de Giorgio Grazie a te Marco..sei un milione di emozioni che esplodono tutte insieme...e il bello deve ancora venire!!
Sara BergadanoSei LA VITA che mi sono scelta. Ti voglio bene Marco #OneMillionLikesMARCOMENGONI
Tania Gullì #OneMillionLikesMARCOMENGONI ...e non finisce qui!Un milione e oltre di questi giorni, di questi occhi, di questi sorrisi e di questa musica che spero davvero "non passi mai"!
Caterina Micelli Grazie a tutti coloro che dall'Italia e dall'estero hanno reso questa domenica d'inverno un trionfo di gioia, soddisfazione, orgoglio, allegria, commozione.....Grazie a te Capo, grazie di esistere!
Daniela Menduni C'ero quando questa pagina ha iniziato a crescere e continuo ad esserci oggi che abbiamo raggiunto il milione, il primo dei tanti! Sei un grande Artista!, ti meriti questo ed altro! #OneMillionLikesMARCOMENGONI
Ilaria Grassi 1000000 di cuori che battono nella valle al ritmo della tua musica!!! grazie Marco #OneMillionLikesMARCOMENGONI
Gini Ginevra 1 million de coeurs qui battent le rythme de ton sound !!! Heureuse d'en faire partie!!! #OneMillionLikesMARCOMENGONI
Antonietta Biagini #OneMillionLikesMarcoMengoni Grande Marco...è con orgoglio che oggi festeggiamo questo prestigioso traguardo..!!!!!! E da parte mia devo dirti che mai e poi mai smetterò di ringraziarti per le bellissime emozioni che riesci a trasmettermi..!!!
Sabrina Miglino Siamo Pazzeschissimiii #OneMillionLikesMARCOMENGONI
Possiamo soltanto amarti, senza mai nessun freno 1.000.000 di volte grazie Marco, a te! Scrivere qualcosa che dia il vero senso di quello rappresenti per noi è difficile, soprattutto in queste occasioni.. quindi l'unica cosa che riesco a dire è GRAZIE, per le gioie, per le emozioni, per le lacrime, per le soddisfazioni, per i sorrisi, per gli abbracci.. per tutto! "A te che sei per noi L'Essenziale"!
Gisse Rodriguez 1 millón de corazones por ti espero con ansias verte algún día por argentina #OneMillonlikesMARCOMENGONI
Stefania Reale Sei speciale..nient'altro da dire. Hai incantato tutto il mondo con la tua personalità fantastica e il tuo grande cuore. Dire che siamo fieri di te è poco. Grazie per farmi stare bene ogni secondo della mia vita e soprattutto goditi tutto questo perchè lo meriti #OneMillionLikesMARCOMENGONI
Emanuela Cosacco Ecco, è arrivato il momento di festeggiare!!! 1 Milione! Tutti con te, Marco, sempre dalla parte sinistra del petto! 2009 - infinito e oltre...Da sempre e per sempre! Sei una meraviglia, il "mio" essere speciale. GRAZIE.
Olga MurashkinaСпасибо за то, что ты такой на свете есть! #OneMillionLikesMARCOMENGONI
Fabiola Azpiazu Felicidades Marco!! Te esperamos en España para celebrarlo!!! #OneMillionLikesMARCOMENGONI
Rebelle FleurJean #UnEsercito, UN MILIONE di combattenti che saranno sempre #ProntiACorrere per te! Un piccolo ma grande traguardo che non può far altro che arricchire un anno di grandi successi. Orgoglioso di far parte di questo grande Esercito! #OneMillionLikesMARCOMENGONI
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